ROMA (ITALPRESS) – “Siamo a favore dell’estensione nella sospensione delle regole al 2022. E siamo per riaprire un dibattito sulla riforma delle regole di bilancio della Ue dalla seconda metà di quest’anno. Penso che nei prossimi trimestri dovremmo evitare una stretta prematura della politica di bilancio in Europa, che rischierebbe di inficiare l’impulso alla crescita indotto da Next Generation EU”. Lo dice il ministro dell’Economia Daniele Franco, in un’intervista al Corriere della Sera, rispondendo a una domanda sul Patto di Stabilità.
“Prima di intraprendere un graduale processo di risanamento, dobbiamo tornare alle tendenze di prima della crisi in termini di traiettoria di crescita del Pil reale, non solo tornare al livello di Pil di prima della crisi – aggiunge -. Credo che le nuove regole debbano evitare effetti pro-ciclici ed essere ragionevolmente semplici da gestire e far rispettare. Vale anche la pena considerare un sistema di regole che i governi e i cittadini dei vari Paesi sentano come proprie, comprese le misure necessarie al suo rispetto. Confido che troveremo una soluzione”.
Il G20 Economia che si svolgerà a Venezia potrebbe raggiungere un’intesa sulla tassazione minima a carico delle grandi aziende. “L’accordo si basa su due pilastri: c’è la questione della riallocazione dei profitti e quella della tassazione minima a livello globale – spiega Franco -. Raggiungere un accordo su entrambi sarebbe importantissimo”.
Per il ministro “il clima è cambiato. L’aria che si respira nel G7 e nel G20 segnala una forte consapevolezza che i regimi nazionali sono ormai inadeguati per la tassazione dei profitti delle grandi imprese che operano su scala multinazionale, sfruttando le leve della globalizzazione e della digitalizzazione. Solo un assetto internazionale condiviso consentirà di tassare queste società in modo equo ed efficace”.
(ITALPRESS).
“Prima di intraprendere un graduale processo di risanamento, dobbiamo tornare alle tendenze di prima della crisi in termini di traiettoria di crescita del Pil reale, non solo tornare al livello di Pil di prima della crisi – aggiunge -. Credo che le nuove regole debbano evitare effetti pro-ciclici ed essere ragionevolmente semplici da gestire e far rispettare. Vale anche la pena considerare un sistema di regole che i governi e i cittadini dei vari Paesi sentano come proprie, comprese le misure necessarie al suo rispetto. Confido che troveremo una soluzione”.
Il G20 Economia che si svolgerà a Venezia potrebbe raggiungere un’intesa sulla tassazione minima a carico delle grandi aziende. “L’accordo si basa su due pilastri: c’è la questione della riallocazione dei profitti e quella della tassazione minima a livello globale – spiega Franco -. Raggiungere un accordo su entrambi sarebbe importantissimo”.
Per il ministro “il clima è cambiato. L’aria che si respira nel G7 e nel G20 segnala una forte consapevolezza che i regimi nazionali sono ormai inadeguati per la tassazione dei profitti delle grandi imprese che operano su scala multinazionale, sfruttando le leve della globalizzazione e della digitalizzazione. Solo un assetto internazionale condiviso consentirà di tassare queste società in modo equo ed efficace”.
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