ROMA (ITALPRESS) – “Da più di un anno facciamo i conti con un nemico invisibile. Il Covid-19 ha avuto ripercussioni drammatiche sui nostri sistemi sanitari, ha minacciato la coesione delle nostre società, minato i nostri modelli economici e certamente ha aumentato le disuguaglianze, già presenti nelle nostre società e aggravato le condizioni delle persone più fragili e più vulnerabili. Tuttavia se c’è una lezione che abbiamo potuto imparare in questi mesi così difficili è il senso della nostra interdipendenza, nessuno può farcela da solo!”. A dirlo il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli in un videomessaggio rivolto ai partecipanti della prima Settimana Civica. Un intervento che si è aperto con un pensiero rivolto al ricordo “della figura di un cittadino esemplare, l’ambasciatore Luca Attanasio, barbaramente ucciso poche settimane fa in Congo”.
“Oggi più che mai – ha esortato Sassoli – dobbiamo agire insieme, migliorarci insieme, proteggere la nostra coesione europea, cioè il contesto nel quale intere generazioni hanno fatto esperienza di pace e hanno saputo costruire un modello imperfetto ma importante, unico nel suo genere, che per una lunga stagione ha favorito benessere, crescita economica, diritti sociali e diritti civili. Dobbiamo valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale, di cittadinanza solidale, che sta alla base di una società aperta, inclusiva, di una società più giusta”. Il presidente del Parlamento europeo avverte: “Per superare questa crisi è necessario il contributo di tutti i cittadini. La conferenza sul futuro dell’Europa, che partirà tra qualche giorno, ha proprio questo obiettivo, ovvero rilanciare il dialogo con le nostre opinioni pubbliche e stimolare un processo di partecipazione dal basso con i nostri cittadini. Dobbiamo agire insieme, non da soli. Abbiamo davanti una grande sfida, grandi responsabilità, la possibilità però di progettare insieme il nostro futuro, un futuro che sia più giusto”.
(ITALPRESS).
“Oggi più che mai – ha esortato Sassoli – dobbiamo agire insieme, migliorarci insieme, proteggere la nostra coesione europea, cioè il contesto nel quale intere generazioni hanno fatto esperienza di pace e hanno saputo costruire un modello imperfetto ma importante, unico nel suo genere, che per una lunga stagione ha favorito benessere, crescita economica, diritti sociali e diritti civili. Dobbiamo valorizzare ancora di più quell’idea di cittadinanza globale, di cittadinanza solidale, che sta alla base di una società aperta, inclusiva, di una società più giusta”. Il presidente del Parlamento europeo avverte: “Per superare questa crisi è necessario il contributo di tutti i cittadini. La conferenza sul futuro dell’Europa, che partirà tra qualche giorno, ha proprio questo obiettivo, ovvero rilanciare il dialogo con le nostre opinioni pubbliche e stimolare un processo di partecipazione dal basso con i nostri cittadini. Dobbiamo agire insieme, non da soli. Abbiamo davanti una grande sfida, grandi responsabilità, la possibilità però di progettare insieme il nostro futuro, un futuro che sia più giusto”.
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