ROMA (ITALPRESS) – “Io sono pronto a parlare con Putin, ma senza ultimatum. Per quel che riguarda le trattative con la Russia, la questione si complica ogni giorno perchè i russi occupano villaggi, molte persone hanno lasciato le loro case, sono state uccise dai russi e vedo tracce di torture e uccisioni”. Lo ha detto il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky intervistato da Bruno Vespa a Porta a Porta, sottolineando la necessità di portare via le forze armate dalla “nostra terra, noi non abbiamo militari sul territorio russo, noi dobbiamo liberare i nostri villaggi, le nostre case. Se ne vadano, devono uscire dal territorio occupato dal 24 febbraio”.
Zelensky ha poi aggiunto che Putin “non riuscirà a salvare la faccia. Noi non salviamo la sua faccia pagando con i nostri territori. Sarebbe ingiusto”. Sulla possibilità di un attacco dalla Transnistria Zelensky ha spiegato che potrebbe accadere, anche se “non sarebbe una grande minaccia” in quanto gli uomini potrebbero essere 15mila ma non sono pronti militarmente. “No non abbiamo mai parlato di questo, noi non riconosceremo mai la Crimea come parte della Federazione Russa. La Crimea prima della guerra aveva una sua autonomia dentro l’Ucraina, ha i suoi diritti ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo parlato del fatto che siamo pronti a parlare con la Russia, ma ora non possiamo prendere decisioni sulla Crimea, lasciamo la questione da parte se ostacola le nostre trattative”, ha proseguito.
– foto agenziafotogramma.it-
(ITALPRESS).
Zelensky ha poi aggiunto che Putin “non riuscirà a salvare la faccia. Noi non salviamo la sua faccia pagando con i nostri territori. Sarebbe ingiusto”. Sulla possibilità di un attacco dalla Transnistria Zelensky ha spiegato che potrebbe accadere, anche se “non sarebbe una grande minaccia” in quanto gli uomini potrebbero essere 15mila ma non sono pronti militarmente. “No non abbiamo mai parlato di questo, noi non riconosceremo mai la Crimea come parte della Federazione Russa. La Crimea prima della guerra aveva una sua autonomia dentro l’Ucraina, ha i suoi diritti ma è sempre stato territorio ucraino. Noi abbiamo parlato del fatto che siamo pronti a parlare con la Russia, ma ora non possiamo prendere decisioni sulla Crimea, lasciamo la questione da parte se ostacola le nostre trattative”, ha proseguito.
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