Il lavoro nero e la disoccupazione restano tra le emergenze più impellenti per il territorio siciliano. Lo ricordano i sindacati con l’approssimarsi dell’1 maggio, festa dei lavoratori. L’attuale crisi però non consentirà a tanti di poter festeggiare, nella sola provincia trapanese si contano 25 mila disoccupati come hanno ricordato le tre sigle territoriali di Cgil, Cisl e Uil.

Pace essenziale per la rinascita

“La pace è essenziale per la rinascita, per tutelare la vita e la persona, per riavviare lo sviluppo, in una economia globalizzata il conflitto in Ucraina sta causando tanti effetti a catena che possono incidere fortemente anche sul futuro dei nostri territori”. Uno dei messaggi che quest’anno Cgil, Cisl e Uil lanceranno in occasione del primo maggio, nel tradizionale corteo che si svolgerà ad Assisi e che torna dopo due anni di stop a causa della pandemia, è proprio “al Lavoro per la Pace” come spiegano i tre segretari generali Cgil, Cisl e Uil Trapani, Liria Canzoneri, Leonardo La Piana ed Eugenio Tumbarello.

La partecipazione della delegazione siciliana

I tre sindacati parteciperanno alla manifestazione del primo maggio a Valderice in piazza Pertini dalle ore 10, durante la quale fra l’altro saranno deposte le corone di fiori sul monumento di piazza Sebastiano Bonfiglio e alle 12 interverranno i segretari. “Bisogna ripartire dal lavoro – sostengono i confederali -, con la tutela di quello che c’è ma è a rischio, con quello da creare per dar risposte a chi è alla ricerca, oltre 25 mila persone nel territorio trapanese, e dal contrasto al lavoro nero che continua a essere una piaga dalla quale dipende anche la scarsa sicurezza sui luoghi di lavoro, per via del mancato rispetto delle regole che tutelano i lavoratori”.

Il momento di agire

Secondo le tre confederazioni “è il momento di agire, la crisi pandemica ha messo a serio rischio la tenuta sociale ed economica del Paese, bisogna ricostruire un nuovo assetto dove alla base dello sviluppo deve essere posto il lavoro, con politiche attive, con le politiche sociali per intervenire laddove il disagio cresce, con una migliore capacità di spesa degli enti locali che hanno la grande responsabilità di usare subito e bene i fondi del Pnrr affinché la misura, e i suoi obiettivi strategici, non restino solo sulla carta, e con il rilancio dei settori cruciali per il trapanese, il turismo, l’agroalimentare, la pesca, trasporti e infrastrutture, e investimenti mirati alla transizione ecologica”.

Strumenti per il sostegno al reddito

“Servono poi – aggiungono i tre segretari trapanesi – strumenti di sostegno al reddito per i lavoratori e aziende che non ce la fanno più, e ridurre la pressione fiscale su lavoratori e pensionati”.  Infine dai segretari Cgil, Cisl e Uil Trapani, Canzoneri, La Piana e Tumbarello, un “grande ringraziamento a tutti quei lavoratori che con ruoli essenziali hanno retto il Paese in questo difficile periodo segnato dalla pandemia” e dedicano anche un pensiero speciale “a tutti coloro che in questi anni hanno perso il lavoro, augurandoci che si possa trovare la strada del loro reinserimento professionale. A tutti loro dedichiamo il Primo Maggio”.

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