Protesta il sindaco di Salemi, nel Trapanese, nei confronti dell’Ente acquedotti siciliani a causa dei continui disservizi nella gestione del servizio idrico che creano grossi disagi cittadini.

“Da anni quest’amministrazione si sostituisce all’Eas nel tentare di salvare il salvabile di una rete idrica fatiscente e che richiede continui interventi di manutenzione. Nonostante i nostri sforzi i disagi e i disservizi per i cittadini proseguono, ma adesso basta. È tempo che l’Eas e la Regione Siciliana si sveglino e svolgano le loro funzioni”. Lo afferma il sindaco Domenico Venuti, che ieri ha inviato una diffida al commissario liquidatore dell’Ente acquedotti siciliani affinchè garantisca “una corretta e tempestiva gestione e manutenzione degli impianti e della condotta idrica comunale, anche al fine di scongiurare emergenze igienico-sanitarie”.

La lettera è stata inviata per conoscenza anche alla prefettura di Trapani e all’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità. “Abbiamo registrato una certa sensibilità da parte del prefetto di Trapani che ha ospitato una riunione sulla crisi idrica alcuni giorni fa – prosegue Venuti – ma è tempo che anche l’assessorato si renda conto che così, tra guasti e mancata erogazione dell’acqua, non si può andare avanti”.

In cinque anni il Comune di Salemi ha provveduto a proprie spese alla riparazione dei continui guasti alla rete Eas, “Interventi – afferma il primo cittadino – che ammontano a oltre 400mila euro e per i quali il Comune attende ancora il rimborso. L’ultimo intervento risale a pochi giorni fa, con la sostituzione della pompa di contrada Bagnitelli e del relativo quadro elettrico: la spesa sostenuta dal Comune ha superato i diecimila euro.

Il comune trapenese si è sostituito all’Eas per alleviare i disagi alla popolazione ma l’Ente acquedotti era e resta ancora l’unico soggetto giuridico a cui spetterebbe l’onere di eseguire tutti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria della condotta idrica comunale. Nel dicembre del 2018, infatti, la prima sezione del Tar ha accolto la richiesta di sospendere l’efficacia dei provvedimenti dell’assessorato all’Energia e del commissario ad acta dell’Eas che imponevano al Comune la presa in carico della rete acquedotti in vista della definitiva liquidazione dell’ente regionale. I giudici amministrativi, pur avendo fissato la trattazione di merito per il novembre 2019, hanno comunque riconosciuto “significativi elementi di fondatezza” nel ricorso presentato dal Comune di Salemi.

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