Aggredito assistente capo coordinatore di polizia penitenziaria nel carcere di Trapani. Lo rende noto il vice segretario regionale Maurizio Mezzatesta del Cnpp.

L’aggressione è avvenuto all’interno del box agenti al 4 piano Adriatico. “Un detenuto è entrato nella postazione di polizia chiedendo del capoposto – dice il sindacalista – Ancora prima che il collega si attivasse lo spinto con forza. L’agente di polizia penitenziaria ė stato refertato dai sanitari .

Siamo stanchi – continua Mezzatesta – di dover denunciare questo tipo di episodi che si aggiungono ad altri, troppi, registrati non ultimo quello di alcuni giorni fa ai danni di un sovrintendente in servizio all’ Ucciardone“.

“Oltre alla carenza di personale riferisce il segretario provinciale Cnpp Rocco Salvatore Parrinello, che genera eccessivi carichi di lavoro, ci tocca subire anche la mortificante situazione delle aggressioni contro il personale di polizia penitenziaria, che si sente altresì abbandonato e verosimilmente mortificato”.

L’episodio a Palermo

Nuovo episodio di aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria in servizio presso l’Ucciardone.  Il sovrintendente è stato raggiunto da un pugno in pieno volto sferrato senza apparente motivazione da un detenuto. Si tratta dell’ennesimo episodio analogo registrato in questa casa circondariale nella quale si sono susseguiti negli ultimi mesi diversi episodi di violenza da parte dei reclusi ai danni delle forze dell’ordine preposte alla vigilanza.

Stando alle verifiche del sindacato Cnpp – Coordinamento nazionale polizia penitenziaria, non si tratta della prima aggressione nei confronti del personale in servizio all’Ucciardone da parte di questo detenuto, per il quale viene chiesto un celere trasferimento in altra struttura.

L’aggressione a Benevento

Un detenuto di origini napoletane, trasferito nel carcere di Benevento per motivi di sicurezza, in quanto facente parte di gruppo di facinorosi, ha aggredito il dirigente della Polizia Penitenziaria con un coltello rudimentale. Lo riferisce l’Asppe secondo la quale l’aggressione è scattata dopo la contestazione di una sanzione disciplinare.

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