Alcuni tra alunni e insegnanti delle scuole di Alcamo servite dalla mensa scolastica esterna hanno contratto la salmonellosi. Adesso l’Asp di Trapani sostiene che ci sarebbe una potenziale correlazione tra i cibi somministrati alla mensa delle scuole e questi disturbi alimentari che sono stati accertati con tanto di referto ospedaliero. Il servizio resta comunque ancora sospeso in attesa che l’azienda sanitaria faccia avere la relazione completa al Comune da cui poter trarre le conclusioni e giungere quindi ad una decisione.

I referti ospedalieri

Alcuni dirigenti delle scuole che sono servite con pasti esterni hanno fatto pervenire al Comune i referti ospedalieri di alunni e insegnanti che avevano accusato a metà dello scorso mese di ottobre disturbi gastrointestinali. Non ci sono più dubbi: ci sono stati alcuni casi di salmonella “certificati”. Adesso la parola passato al dipartimento di prevenzione dell’Asp trapanese che dovrà pronunciarsi su un quesito soprattutto: ci sono correlazioni tra questi disturbi e la qualità del cibo fatto pervenire dalla ditta?

Servizio sospeso

Intanto c’è stata una seconda proroga della sospensione della mensa scolastica all’interno dei plessi in cui non ci sono cucine interne e vengono forniti i pasti all’esterno dalla ditta. Stop almeno sino all’11 novembre. Questa decisione è stata presa in seguito a quanto riferito dall’Asp in via ufficiale dopo le prime verifiche effettuate su cibi e acqua utilizzati dalla stessa ditta. L’azienda sanitaria ha scritto che ancora sono in corso campionamenti ed indagini epidemiologica. Questo significa che non vi sono ancora dati accertati e inconfutabili tali da prendere una decisione netta. Serve quindi ancora un po’ di tempo.

Cibi e acqua contaminati

I cibi sono stati trovati effettivamente contaminati, l’Asp di Trapani ha infatti sospeso per qualche giorno l’attività all’interno delle cucine in cui la ditta preparava i pasti e li forniva alla mensa scolastica di Alcamo nei plessi che non sono muniti di cucine interne. A darne conferma è lo stesso dipartimento di Prevenzione dell’azienda sanitaria che ha avuto modo di effettuare in questi giorni una serie di verifiche sui pasti forniti e direttamente all’interno dei locali della ditta dove vengono manipolati i pasti.

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