Con un mattone cercò di uccidere quello che considerava il suo rivale in amore. E quando lo colpì solo di striscio ha continuato a lanciargli oggetti pericolosi addosso. Solo per la tempestività dei carabinieri si riuscì ad evitare la tragedia. Adesso per il 42enne si aprono le porte del carcere: è arrivata una condanna in via definitiva e la Procura ha emesso l’ordine di carcerazione. La vicenda si verificò 6 anni fa nel Trapanese. L’aggressione scaturì da vecchie acredini tra i due che praticamente si “contendevano” la stessa donna. Da una parte per l’appunto il 42enne, che in quel momento conviveva con una donna che altri non era se non l’ex moglie del suo “rivale”. Tra le parti si era arrivati a situazioni davvero al limite, con continue minacce e aggressioni. Una tensione salita al punto tale da poterci scappare il morto.
Condannato per “pene concorrenti”
I carabinieri della stazione di Campobello di Mazara hanno arrestato un pregiudicato di 42 anni, personaggio gravato da numerosi precedenti penali. Il provvedimento è frutto di una sentenza in via definitiva nella quale si è tenuto conto di “pene concorrenti”. Ad emettere l’ordine di carcerazione la Procura della Repubblica del tribunale di Marsala per i reati di tentato omicidio e furto aggravato.
La pena da scontare
L’uomo deve scontare la pena di 4 anni e 9 mesi per il tentato omicidio del rivale in amore, avvenuto nel 2017. All’epoca provò ad uccidere l’ex marito della sua attuale compagna lanciandogli dal tetto di casa un grosso mattone di tufo. Il pesante mattone colpì effettivamente il malcapitato ma fortunatamente senza gravi conseguenze. Nella circostanza l’uomo aveva continuato a lanciare altri oggetti contro il rivale. Ad interrompere la pericolosa sassaiola furono i carabinieri che intervennero tempestivamente e bloccarono il 42enne. L’uomo, al termine delle formalità di rito, trasferito nel carcere Pietro Cerulli di Trapani.
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