Nuovi avvistamenti di cinghiali in pieno centro storico a Castellammare del Golfo, nel trapanese. L’ultimo è stato immortalato da alcuni passanti addirittura alla cala marina, praticamente il luogo di maggior richiamo e ritrovo della cittadina. Chiaramente in questo periodo invernale la zona è molto meno frequentata ma certamente crea un certo effetto vedere un animale di quelle dimensioni passeggiare in aree densamente abitate.

Si muovono anche in branco

E’ da almeno un paio di anni che ci sono questi avvistamenti. Una situazione allarmante anche perché i cinghiali sono stati visti camminare in branco ed è in quel momento che potenzialmente possono essere pericolosi. Ci sono sempre uno o due adulti con al seguito la cucciolata. La situazione appare sempre più difficoltosa e l’impressione è che questi animali si spingano sempre di più nelle aree più abitate.

Il giro dei social

Ha fatto il giro dei social la foto scattato dal titolare di una delle più importanti attività ricettive di Castellammare del Golfo che ha immortalato il cinghiale a passeggio lungo la cala marina. Tra i tanti commentatori c’è chi dice che spesso si vedono i cinghiali alla marina.

Situazione già affrontata

Il Comune è stato già investito da tempo della problematica.  Ad essere stata attivata una sorta di task force di controlli per fronteggiare l’emergenza dell’invasione nel territorio di questi animali. Ci potrebbe essere, come oltretutto ampiamente ipotizzato, la mano di qualcuno nelle cause di questa proliferazione incontrollata di questi animali che stanno creando una certa apprensione tra la cittadinanza, dal momento che il cinghiale potrebbe anche attaccare l’uomo in determinate circostanze.

Il tavolo tecnico

L’amministrazione comunale è riuscita ad ottenere l’attivazione di un tavolo tecnico per monitorare la problematica. Come è stato spiegato non si è in presenza di veri e propri cinghiali ma di meticci che si stanno riproducendo in maniera anomala e incontrollata. Secondo quanto aveva già avuto modo di sottolineare il sindaco Nicola Rizzo non è possibile abbattere questi animali ma ci sono procedure da seguire. Sarà fatto censimento e monitoraggio del fenomeno, quindi si potrà intervenire con l’allontanamento e il trasferimento di questi animali in altri siti.

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