Vuole comprare un trattore agricolo su internet ma cade nella rete di alcuni truffatori. I Carabinieri in tutto hanno denunciato tre persone. E’ accaduto a Misiliscemi, comune in provincia di Trapani.
La truffa sul trattore
I Carabinieri della locale stazione hanno denunciato tre soggetti calabresi, due uomini e una donna, di 20, 29 e 35 anni per il reato di truffa in concorso. I tre soggetti avrebbero truffato un trapanese intento nell’acquisto di una macchina agricola poco prima vista sul web.
La tecnica dei truffatori
Iniziata la trattativa che avrebbe portato all’acquisto del mezzo, con dei raggiri e artifizi i 2 uomini hanno indotto la vittima a versare sulla carta postepay, intestata alla donna, una ricarica di 900 euro come acconto a fronte dei 3000 euro pattuiti. Nei successivi tentativi di mettersi in contatto con i venditori la vittima non ha trovato poi più riscontro in quanto si sono resi irreperibili considerato che quel trattore non sarebbe risultato in vendita.
Le indagini e la denuncia
Le indagini dei carabinieri hanno portato all’individuazione dei presunti truffatori i quali risultavano avere messo a segno in passato numerose altre truffe con la stessa tecnica ormai consolidata. In pratica mettevano in vendita degli oggetti convincendo le vittime a farsi inviare degli acconti per poi sparire nel nulla. Questa volta però, dopo la denuncia della vittima, i tre sono stati scoperti e denunciati.
Ad Alcamo due donne denunciate
Si fingevano sordomute per spillare soldi a turisti e passanti a favore di una fantomatica associazione di volontariato. I carabinieri della sezione radiomobile di Alcamo hanno denunciato due donne straniere di 22 e 27 anni. La coppia agiva in territorio di Castellammare del Golfo. Le due romene, entrambe in stato di gravidanza, nei pressi di corso Garibaldi, avrebbero finto di avere questo handicap e sarebbero riusciti a racimolare denaro con l’inganno. In pratica avrebbero truffato ignari turisti a versare delle somme di denaro sotto forma donazione in favore di una fittizia associazione benefica.
Una di loro con precedenti
Dagli accertamenti degli inquirenti le donne, una incensurata e l’altra pregiudicata e già denunciata per fatti analoghi commessi in provincia di Trieste, dopo la consegna dei soldi, avrebbero fatto compilare alle loro vittime, con i dati anagrafici e importo versato, un prestampato con intestazione e dati della finta associazione in modo da dare più credibilità alla loro azione.
Trovate con i soldi
A seguito della perquisizione personale sono state trovate in possesso di 65 euro presumibilmente provento delle truffe messe a segno che sono stati sottoposti a sequestro. Continuano le indagini dei carabinieri di Alcamo per cercare di risalire ad altre vittime colpite dalle presunte truffatrici.
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