Una petizione per chiedere la proroga dei contratti covid in scadenza al 31 marzo. È l’iniziativa del sindacato degli infermieri Nursind che da Trapani ha avviato una serie di attività in tutta l’Isola per sensibilizzare le istituzioni sulla situazione precaria dei lavoratori che in questi anni hanno affrontato l’emergenza pandemica.
Stabilizzare i precari
“Nonostante la fine ormai prossima dello stato di emergenza – spiega il coordinatore regionale Salvo Calamia – registriamo un aumento di casi di positività e solo una riduzione leggera dei ricoveri. Riusciamo a far fronte a questa situazione con il personale in servizio, mentre in caso di scadenza dei contratti si registrerebbero gravi criticità. Chiediamo quindi che venga recepita la norma nazionale che consente la stabilizzazione del personale reclutato per l’emergenza covid che ha maturato almeno 18 mesi di lavoro anche non continuativi di cui almeno sei tra gennaio 2020 e giugno 2022.
Basta campagna elettorale sui precari
“Chiediamo a gran voce di smetterla di fare campagna elettorale sulla pelle di queste persone e di assumere finalmente un impegno in maniera responsabile per garantire la prosecuzione delle loro fondamentali prestazioni lavorative”.
Dai precari Covid appello a ministro Speranza
“Prorogare contratti e avviare stabilizzazioni, a rischio la tenuta del sistema”, lo chiede la Fials Sicilia sui precari Covid. La richiesta è di prorogare fino a fine anno i contratti di tutto il personale assunto per l’emergenza covid e avviare iniziative per la stabilizzazione dei precari.
A rischio la proroga dei contratti
La Fials Sicilia scrive al governo nazionale lanciando l’allarme sulla tenuta del sistema sanitario se questo personale dovesse venire meno. “Con la fine dell’emergenza covid prevista per il 31 marzo – scrive il segretario regionale Sandro Idonea – il personale assunto per far fronte alla pandemia con fondi specificamente dedicati, dovrebbe cessare il rapporto di lavoro con le Aziende sanitarie. Ne conseguirebbe una grave situazione emergenziale, sia in conseguenza del perdurare della pandemia, se pure in forma meno preoccupante, sia per la ripresa dell’attività sanitaria routinaria, fortemente limitata negli ultimi due anni”.
La nota al ministro Speranza
E in una nota al ministro della Salute, Roberto Speranza, la Fials ricorda che “il sistema sanitario negli ultimi anni ha portato alla fuoriuscita di oltre 50 mila unità di personale, non adeguatamente bilanciate da assunzioni dall’esterno”. Per questo motivo ribadisce la necessità di “prorogare fino a fine anno i contratti del personale assunto per l’emergenza e di estendere a tutte le categorie professionali del diritto alle procedure di stabilizzazione, atteso che il sistema sanitario, per funzionare, ha bisogno di un apporto multi professionale e che sarebbe assurdo disperdere le competenze maturate dai giovani assunti in questi mesi per procedere a nuovi reclutamenti, che dovrebbero acquisire la necessaria esperienza, con il rischio di paralizzare la macchina organizzativa”.
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