I salicoltori si sono uniti agli abitanti della frazione di Nubia nel Trapanese e hanno presentato una richiesta di risarcimento danni e una denuncia alla Procura, in seguito ai danni causati dell’alluvione del 13 ottobre scorso.

Il legale “Zona saline ha subito gravi danni”

“La zona delle saline ha subito gravi danni, le cui conseguenze hanno compromesso il lavoro e il futuro delle famiglie e la stessa incolumità degli abitanti. I salicoltori – scrive l’avvocato Maria Giustiniano – chiedono azioni necessarie volte all’identificazione di rischio probabili, al monitoraggio e alla prevenzione volta a evitare o a ridurre al minimo la possibilità che si verificano danni conseguenti agli eventi naturali”.

Il legale sottolinea: “Si è appreso della riprogrammazione dei fondi e circa 15 milioni di euro, di cui 5 milioni ai privati, sono da destinare a titolo di indennizzo alle popolazioni colpite delle alluvioni”. I salicoltori, nella denuncia-querela chiedono che “vengano effettuati gli opportuni accertamenti e valutati eventuali profili di illiceità penale”.

Regione avvia interventi di messa in sicurezza nel Trapanese

A fine ottobre, pochi giorni dopo l’alluvione che colpì il Trapanese, la Regione ha avviato degli interventi di messa in sicurezza nella zona. “Così come preannunciato durante il mio sopralluogo nelle zone alluvionate del Trapanese, lo scorso 15 ottobre, diamo seguito alle prime opere di messa in sicurezza del territorio nei Comuni di Trapani e Misiliscemi”.
Lo disse il presidente della Regione Renato Schifani, annunciando gli interventi prioritari e i soggetti attuatori.

A essere coinvolti sono diversi uffici dell’amministrazione regionale: Protezione civile, Autorità di bacino e Genio civile. Destinato, per il momento, oltre un milione e mezzo di euro.

Gli interventi

Gli interventi riguardano: la riattivazione dei sistemi di pompaggio nel Comune di Trapani, con un finanziamento di cinquecentomila euro della Protezione civile; la rimozione di fanghi e detriti e prime riparazioni nel Comune di Misiliscemi (250 mila euro).

A Misiliscemi e Paceco, studio idraulico sul torrente Verderame

Sempre a Misiliscemi e Paceco, si interverrà per la pulitura e il ripristino della funzionalità idraulica del Torrente Verderame e per il ripristino e il consolidamento degli argini danneggiati. Sono già stati predisposti dai tecnici dell’Autorità di bacino i verbali di somma urgenza e i relativi lavori sono in corso di appalto (750 mila euro). L’Autorità di bacino darà incarico anche a un’istituzione universitaria dell’Isola (è stata già predisposta la manifestazione di interesse) per un studio idraulico sul bacino del torrente Verderame (50 mila euro).