Il maltempo continua a flagellare in particolare la zona del Trapanese e questa volta gli allagamenti arrivano sino all’autostrada. E’ stato necessario persino dover chiudere un lungo tratto autostradale sulla A29, per circa 7 chilometri, a causa proprio delle battenti piogge.

Cosa è successo

Sulla A29 Dir/A, all’altezza della diramazione per Birgi, il traffico è provvisoriamente bloccato dal chilometro 0 al chilometro7, in territorio di Trapani. In pratica, come viene evidenziato dall’Anas, si è allagata l’intera carreggiata. Sul posto sono presenti le squadre Anas per la gestione della viabilità e per le operazioni di ripristino e messa in sicurezza del tratto stradale.

Ieri sera il bollettino di allerta gialla

Già ieri sera il Comune di Trapani, tramite il dipartimento regionale della Protezione civile, aveva diramato un’allerta, aumentando il rischio per la giornata di domani al livello giallo di attenzione. Era stata preannunciata una situazione di potenziale pericolosità e per questo, tra i consigli, quello di mettere al riparo automobili e di evitare di dormire in piani scantinati o al piano terra.

Due giorni fa l’ennesimo disastro

Il sindaco Giacomo Tranchida ha disposto con propria ordinanza appena due giorni fa la chiusura di tutte le scuole, del cimitero, delle ville, dei giardini e degli impianti sportivi. La città è tornata nel caos totale, nuovi danni a case e negozi. Da quando è cominciata la stagione autunnale con queste prime piogge un po’ più abbandonanti è già la quinta volta, compreso oggi, che Trapani patisce questi allagamenti. Le situazioni più critiche tra le vie Mazzini, Marconi, Alcamo, Marsala, Serisso, Vespri e Virgilio. In molti casi ci sono segnalazioni di scantinati, garage, abitazioni e negozi invasi dall’acqua. Ancora un volta la situazione appare non governabile.

Stato di emergenza

Il neo deputato regionale trapanese Dario Safina intanto in questi giorni è tornato a ribadire la necessità del riconoscimento dello stato di emergenza: “Non siamo più davanti a fatti eccezionali – sostiene -, le precipitazioni copiose delle ultime due settimane sono la dimostrazione che le nostre città non sono in grado, per motivi tecnici risalenti ad una infrastrutturazione datata ed anche non adeguata, di affrontare in maniera autonoma le alluvioni che si verificano. È  necessario procedere con immediatezza alla richiesta di riconoscimento dello stato d’emergenza. La Giunta regionale uscente deve farsi carico di questa incombenza. Non si può più rimandare”.

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