Tre anni e mezzo di carcere, la stessa pena chiesta dal pm Niccolò Volpe, sono stati inflitti dal Tribunale a un marsalese di 40 anni, Rosario Fabio Parnasso, giudicato colpevole di estorsione in danno del padre.
L’imputato è stato, invece, assolto da maltrattamenti. Con queste due accuse, a fine agosto 2017, Parnasso fu arrestato dai carabinieri.
“Se non mi dai i soldi, ti ammazzo!” avrebbe urlato al padre al culmine di una lite. Teatro dei fatti fu la zona di via Roma, nel centro di Marsala, dove Parnasso era andato per chiedere del denaro al padre. Quest’ultimo raccontò che non era la prima volta che il figlio pretendeva soldi e ciò, già in precedenza, era stato più volte motivo di accese discussioni. Fin quando, a fine estate 2017, forse per paura che la situazione potesse degenerare, il genitore decise di chiamare i carabinieri. Ma ridurre alla calma Rosario Fabio Parnasso non fu facile. Tanto che dovette intervenire anche una pattuglia della polizia.
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