• Ennesimo caso di violenza sulle donne nel Trapanese
  • I carabinieri hanno arrestato un uomo di 45 anni per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali
  • L’uomo ha aggredito e picchiato la sua compagna che ha avuto una prognosi di 30 giorni

Nei giorni scorsi in un piccolo centro del trapanese, i Carabinieri della Sezione Radiomobile, unitamente ai colleghi della Stazione di Napola hanno arrestato un uomo romeno, 45 anni, conosciuto agli operanti, per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della convivente.

L’aggressione alla compagna

I Carabinieri, intervenuti d’urgenza presso l’abitazione dei coniugi, hanno accertato che l’uomo, già responsabile di pregresse violenze domestiche perpetrate nel tempo, aveva poco prima nuovamente aggredito la coniuge convivente, malmenandola e colpendola con schiaffi al volto, tali da cagionarle un “trauma cranio facciale con fratture multiple del massiccio facciale”, giudicate guaribili dai sanitari in 30 giorni.

Per l’uomo arresti domiciliari con il braccialetto elettronico

L’uomo veniva immediatamente arrestato e condotto presso gli uffici competenti, mentre la donna accompagnata presso altro domicilio in sicurezza.
Al termine dell’udienza di convalida l’arresto veniva convalidato e per il romeno sono scattati gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

L’impegno dei carabinieri per tutelare le donne vittime di violenza

L’impegno dell’Arma dei Carabinieri, così come nel resto d’Italia, è sempre più concentrato sull’obbiettivo di instaurare un dialogo con la vittima basato sulla fiducia in modo da abbattere il numero oscuro dei maltrattamenti e, con la collaborazione delle Procure della Repubblica e dei Centri Anti-violenza, avviare un percorso di tutela e assistenza alla vittima.
Per raggiungere questo scopo, l’Arma si è dotata della “Rete Nazionale di Monitoraggio sul Fenomeno della Violenza di Genere”, composta da personale appositamente addestrato, ed ha avviato con successo il progetto denominato “Una stanza tutta per sé”, in collaborazione con l’associazione “Soroptimist International d’Italia”, che consiste nell’allestimento – grazie al contributo dell’associazione – di locali idonei all’ascolto protetto di donne e minori vittime di violenza.

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