Per omicidio in concorso, organizzazione e favoreggiamento di immigrazione clandestina e contrabbando di sigarette estere, il gup di Marsala Annalisa Amato ha rinviato a giudizio i tunisini Issam Jemmali, di 31 anni, e Salim Bensalem, di 22.

Secondo l’accusa, i due presunti scafisti, il 24 maggio 2017, di fronte la costa di Campobello di Mazara (Tp), alla vista dei militari della sezione operativa navale della Guardia di Finanza, per velocizzare le operazioni di approdo avrebbero gettato in mare uno dei dodici migranti clandestini trasportati su una piccola imbarcazione in vetroresina, Haitem Hamda, di 29 anni, che morì annegato.

Il processo a Jemmali e Bensalem, entrambi arrestati dalle Fiamme Gialle nell’operazione “Sunrise” (cinque arresti e denunce a piede libero), inizierà il prossimo 17 settembre davanti la Corte d’Assise di Trapani. L’indagine “Sunrise”, coordinata dalla Procura di Marsala, ha consentito di identificare i presunti componenti del gruppo criminale, il ruolo ricoperto e le modalità delle traversate in mare.

Per attraversare il Canale di Sicilia su veloci gommoni i migranti avrebbero pagato circa 2500 euro ciascuno. Coinvolti nella stessa indagine, sempre davanti al gup Annalisa Amato, lo scorso 29 maggio, hanno patteggiato la pena, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di sigarette, Gaspare Gullo, di 49 anni, di Mazara del Vallo, e i tunisini Karim Salem, di 37, e Sarra Ben Salem, di 21.

La pena più severa (3 anni e 4 mesi di reclusione, nonché a una multa di 150 mila euro) è stata per Karim Salem, mentre 3 anni e 2 mesi, e una multa di 158 mila euro, sono stati decretati per Gaspare Gullo e Sarra Ben Salem.