Nuova attività di controllo a largo raggio nel fine settimana trascorso a Castelvetrano da parte dei carabinieri. Le attività hanno spaziato dal controllo su strada sino alla repressione dei reati diffusi, ed estese anche alle attività commerciali nel quadro delle verifiche del rispetto delle normative anti covid. Un arresto, 3 denunce ed un bar chiuso sono i risultati dell’attività posta in essere dai militari dell’Arma.

L’arresto

In manette un 41enne castelvetranese, in esecuzione ad un ordine di carcerazione emesso dal tribunale di Marsala. E’ accusato di aver causato, nel 2015 a Mazara del Vallo, un incidente stradale con feriti gravi mentre era alla guida del suo veicolo in stato di ebrezza alcolica. Dovrà scontare la pena di 3 mesi e per questo è stato rinchiuso nel carcere “Pietro Cerulli” di Trapani come disposto dall’autorità giudiziaria.

La chiusura del bar

Nel quadro di questi controlli l’attenzione dei carabinieri si è spostata su alcuni esercizi commerciali per la verifica del rispetto delle normative anti Covid19. In questo quadro è stato sanzionato il titolare di un bar di Santa Ninfa in quanto oltre a non essere in possesso delle licenze di agibilità e sicurezza per pubblici spettacoli vi erano all’interno persone prive di green pass e che non usavano i dispositivi di sicurezza individuale, quale distanziamento e mascherina. L’esercizio commerciale veniva chiuso per 5 giorni ed elevata una sanzione di oltre 2 mila euro.

Le denunce

Durante i controlli al codice della strada sono state quattro in tutto le denunce. Un giovane di 26 anni è stato sorpreso alla guida della propria autovettura con un tasso alcolemico pari a 1.92 grammi-litro, accertato con l’etilometro in dotazione; un altro soggetto è finito nella rete dei controlli, per l’esattezza un 37enne castelvetranese sorpreso alla guida di un’autovettura sprovvisto di patente perché mai conseguita con reiterazione nel biennio. A Marinella di Selinunte una donna classe 72 è stata denunciata dai carabinieri della stazione per furto aggravato in quanto l’intero impianto elettrico della propria abitazione veniva alimentato tramite un allaccio abusivo alla rete pubblica. E’ stato accertato da personale tecnico che la donna ha sottratto corrente elettrica per un importo di circa 7 mila euro.

 

 

Articoli correlati