I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani hanno eseguito un decreto di sequestro in applicazione di misura di prevenzione patrimoniale emessa nei confronti di Mario Letizia, imprenditore 52nne di Paceco attualmente in carcere. Le Fiamme Gialle hanno sequestrato un appartamento sito in Contrada Milo, un compendio aziendale in centro a Marsala e rapporti bancari di varia natura, per un valore complessivo pari a circa 200mila euro.

Le indagini della Guardia di Finanza

Si tratta dell’epilogo di una serie di approfonditi accertamenti economico-finanziari eseguiti dai finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, che hanno consentito di ricondurre all’imprenditore, arrestato nel 2019 nell’ambito dell’operazione Scrigno, un patrimonio immobiliare e mobiliare ottenuto grazie a traffici illeciti finalizzati a garantire gli interessi economici delle famiglie mafiose di Trapani e di Marsala sull’isola di Favignana.

Imprenditore vicino alla mafia

Ciò in quanto la disponibilità dell’imprenditore di Paceco si era manifestata nel facilitare l’infiltrazione mafiosa nel settore economico dei lavori edili anche a mezzo la diretta costituzione d’imprese in cui la componente di avviamento altro non rifletteva che il proprio rapporto privilegiato con i capi famiglia, da cui derivava pure un riconosciuto ruolo d’intermediazione con i referenti mafiosi all’epoca attivi a Favignana.

La condanna a 8 anni

All’esito di giudizio abbreviato, il destinatario del sequestro eseguito era stato condannato con sentenza emessa nel novembre del 2020 dal Tribunale di Palermo ad otto anni e quattro mesi di reclusione per concorso in associazione mafiosa e trasferimento fraudolento di valori; giudicato in virtù del quale la Sezione Misure di Prevenzione di Trapani ha potuto delimitare al triennio 2016-2019 la pericolosità sociale costituente presupposto essenziale per l’applicazione della misura di prevenzione antimafia.

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