In pochi mesi il ladro seriale era riuscito a mettere a segno più di un centinaio di furti nel Trapanese. Un’escalation impressionante di raid a Trapani tutti indirizzati alle auto. Principalmente prese di mira quelle che al loro interno avevano oggetti anche di un certo valore. Occhiali, borse, orologi e persino indumenti. Tutto razziato dalle vetture, nulla risparmiato. Per un 35enne Trapanese però è finita la “carriera” criminale. La polizia è riuscito ad individuarlo nonostante le oggettive difficoltà perché agiva a volto coperto.
L’arresto autorizzato dal Gip
A chiudere il cerchio sul ladro seriale il personale della squadra mobile della questura di Trapani. Gli agenti hanno dato seguito ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip su richiesta della Procura della Repubblica di Trapani. Messe le mani addosso al presunto autore di numerosissimi furti su autovetture in sosta, consumati negli ultimi mesi. Si contano più di 100 episodi.
La fatale videosorveglianza
Gli agenti della polizia di Stato si sono avvalsi di un’accurata visione dei dati tratti dai sistemi di videosorveglianza per riuscire a dare un volto al ladro seriale. Ad essere state visionate le immagini riprese dalle telecamere nelle zone i cui si sono verificati gli episodi. Nel contempo sono stati anche effettuati dei pattugliamenti notturni che hanno portato a raccogliere vari indizi. Si è riusciti ad arrivare al ladro nonostante agisse sistematicamente con il volto coperto da un passamontagna.
Le perquisizioni
Nel corso di alcune perquisizioni effettuate nell’abitazione del presunto ladro seriale non sono mancate le sorprese. Trovata un’impressionante quantità di documenti, carte di credito, attrezzature ginniche, orologi, occhiali e indumenti vari. Materiale ritenuto oggetto dei tantissimi furti messia segno. Il 35enne trapanese, con precedenti di polizia, trasferito nel carcere di Trapani in carcere. E’ accusato di furto e ricettazione. Sono in corso accertamenti sul materiale sequestrato per poterlo restituire ai legittimi proprietari. “Si divulgano le foto degli oggetti – spiegano dalla questura di Trapani – affinché i cittadini possano riconoscere eventuali beni a loro sottratti, prendendo contatti con la seconda sezione della squadra mobile”.
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