Sul bimbo morto di Pantelleria per un batterio intestinale interviene anche la politica siciliana che chiede chiarezza e getta ombre sulla qualità dell’assistenza sanitaria nell’isola. Il gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle da una parte chiede che si faccia chiarezza sul tragico episodio che ha portato alla morte del piccolo Domenico Bandieramonte ma al contempo torna a parlare degli eccessivi casi di infezioni riscontrati nei nosocomi siciliani.

Cause da accertare al più presto

“Si accertino al più presto le cause e le eventuali responsabilità che hanno portato al decesso del piccolo Domenico, stroncato in ospedale, a quanto pare, da un batterio killer – afferma il deputato del M5S all’Ars, Giovanni Di Caro -. Di certo c’è che le infezioni contratte nelle corsie d’ospedale sono troppe. Personalmente lo denuncio da tempo: ho presentato in merito un’interrogazione all’Ars più di 3 anni fa e ancora attendo risposte”.

Atto parlamentare non ancora discusso

“L’atto parlamentare, presentato a giugno del 2019 e trasmesso al governo regionale il 22 luglio dello stesso anno – sostiene Di Caro – sta facendo le ragnatele negli uffici dell’assessorato alla Salute, senza che nessuno si sia degnato di darci risposte. Eppure si tratta di un fatto grave, come testimoniano le numerose denunce che ho raccolto in merito da cittadini e medici. Ci sono gravissime criticità sulle gestione, sorveglianza e controllo delle infezioni correlate all’assistenza, come sono gravi le criticità sul contrasto all’antibiotico resistenza. L’assessore Razza ci dica cosa sta facendo per arginarle”.

Il caso

Il bambino di 4 anni, finito in ospedale per un virus intestinale e infettato da un batterio che gli aveva devastato tutti gli organi e provocato persino un edema cerebrale, è morto nella notte all’ospedale di Taormina. Le sue condizioni già ieri erano state definite “disperate” dall’equipe medica che lo aveva in cura e lo stava monitorando.

Il decesso prima della morte cerebrale

Il cuoricino del piccolo lampedusano ha smesso di battere prima ancora che venissero avviate le procedure per accertare la morte cerebrale da parte dei medici dell’ospedale “San Vincenzo” di Taormina dove il bambino era stato trasferito dopo avere fatto la spola da diverse strutture sanitarie di Catania e Messina.

Salma sequestrata dopo le denunce dei genitori

La salma del piccolo è stata già sequestrata in seguito alle denunce dei genitori. La madre aveva lanciato un appello sui social chiedendo di essere aiutata e denunciando quanto accaduto. Il piccolo si era sentito male il 29 giugno. Un banale disturbo intestinale che era stato curato in un ospedale di Catania da dove era stato dimesso. Domenico, però, continua ad avere disturbi e il 4 luglio, secondo la ricostruzione dell’episodio fatta dalla madre Ambra Cucina, gli viene inserito un sondino nasale e da allora inizia l’incubo.

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