I Carabinieri della stazione di Marinella di Selinunte hanno denunciato, per il reato di maltrattamenti in famiglia, un castelvetranese classe ’77 gravato da precedenti di polizia.

Dagli accertamenti dei Carabinieri, scaturiti dalla denuncia presentata dalla sua convivente, sarebbero emersi reiterati maltrattamenti negli ultimi mesi e in ultimo un’aggressione con calci e pugni al volto che hanno causato nella vittima varie lesioni, alcune delle quali gravi, compiuta davanti gli occhi dei tre figli minori.

Dalla segnalazione della donna, gli uomini dell’Arma, hanno, nel più breve tempo possibile, messo in campo ogni mezzo utile a documentare i maltrattamenti che il 46enne avrebbe riservato alla vittima che hanno così portato al deferimento all’Autorità Giudiziaria.

Due arresti a Marsala per violazione del divieto di avvicinamento

I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Marsala, coordinati dalla locale Procura, hanno arrestato due uomini per la violazione del divieto di avvicinamento alla persona offesa.

Entrambi sottoposti alla predetta misura cautelare non avrebbero rispettato quanto disposto dal Giudice. In particolare un 47enne sarebbe stato sorpreso dai Carabinieri all’interno dell’abitazione dell’ex moglie che, impaurita, aveva chiesto aiuto ai militari dell’Arma. L’altro, un 40enne marsalese, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, sarebbe stato controllato sotto casa dell’ex consorte in piena notte. Gli arrestati sono stati ristretti presso i rispettivi domicili in attesa delle determinazioni dell’Autorità Giudiziaria.

Maltrattamenti a Paternò

I carabinieri della Compagnia di Paternò, hanno tratto in arresto un trentasettenne tossicodipendente del posto, con precedenti di polizia, resosi responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi, atti persecutori, violenza sessuale e sequestro di persona aggravati, nei confronti della compagna trentatreenne.

Il procedimento penale trae origine da una querela sporta dal padre della vittima presso la stazione Carabinieri di Belpasso (CT), a seguito dell’allontanamento della figlia, avvenuto verso la fine di febbraio scorso, trattenuta contro la sua volontà dal compagno, all’interno della sua autovettura. Gli accertamenti condotti dagli operanti, tra cui l’analisi dei report GPS relativi agli spostamenti dell’autovettura, hanno permesso di riscontrare le informazioni raccolte in fase di escussione della vittima e delle persone informate sui fatti.

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