Arrestato una prima volta due mesi fa con le pesanti accuse di rapina ed estorsione, decide di violare la misura cautelare dei domiciliari e finisce questa volta in carcere. Succede a Mazara del Vallo, protagonista un uomo di origini straniere che nonostante la giovane età ha già una sfila impressionante di precedenti. Per lui si sono aperte le porte del carcere dopo la decisione del gip del tribunale di Marsala.

Aggravamento della misura

I carabinieri della stazione di Mazara del Vallo hanno arrestato un 23enne di origini straniere, in esecuzione dell’ordinanza di aggravamento di misura cautelare emessa dalla sezione penale del tribunale di Marsala. L’uomo, già gravato da numerosi precedenti, si trovava già ai domiciliari dal mese di dicembre scorso, a seguito dell’arresto operato dagli stessi carabinieri. In quel contesto, l’uomo era stato individuato quale presunto responsabile dei reati di rapina ed estorsione, in quanto avrebbe rubato un telefono cellulare e un portafoglio per poi chiedere del denaro in cambio della restituzione dei beni rubati.

La violazione

Nonostante il provvedimento restrittivo adottato nei suoi confronti, i carabinieri hanno accertato che il 23enne si era allontanato dalla propria abitazione senza autorizzazione. L’illecita condotta messa in atto dall’uomo, e documentata dai militari dell’Arma, ha determinato l’emissione della misura della custodia in carcere. Al termine delle formalità di rito, pertanto, il giovane è stato rinchiuso nella casa circondariale “Pietro Cerulli” di Trapani.

Nei giorni scorsi altri arresti nel trapanese

Nei giorni scorsi ci sono stati altri due arresti a Marsala dei carabinieri nelle ultime ore. In un caso si è trattato di un’evasione dai domiciliari, nell’altro dell’esecuzione di una condanna in via definitiva per reati contro il patrimonio. Per quanto riguarda l’evasione è stato arrestato A.D. di 32 anni. Durante un normale servizio di perlustrazione, i militari dell’Arma della sezione radiomobile hanno notato l’uomo mentre passeggiava tranquillamente il quale però, vista la pattuglia, si girava dalla parte opposta con indifferenza con l’intento di non essere riconosciuto. I carabinieri decidevano di fermarlo e sottoporlo a controllo, considerando il suo atteggiamento sospetto. E’ stato appurato che non avesse alcun tipo di permesso, avendo così violato le prescrizioni imposte relative ai sui arresti domiciliari. A seguito di udienza di convalida nei confronti del 32enne venivano disposti nuovamente gli arresti domiciliari.

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