Prima le minacce di morte, gli insulti e infine l’aggressione fisica ai carabinieri. Escalation di violenza nel Trapanese. I militari dell’Arma sono stati presi di mira solo perché stavano facendo il loro dovere. In pratica hanno fermato due mezzi con a bordo un uomo e i suoi due figli. I militari dell’Arma hanno effettuato un controllo e verificato una serie di irregolarità sui veicoli. In un caso il mezzo era sprovvisto di copertura assicurativa, in un altro invece ci si era accorti che era stato cancellato il codice identificativo del telaio. Quindi potenzialmente ci si poteva trovare di fronte ad un mezzo rubato. Ma quando i militari stavano verbalizzando è iniziata la violenza. Prima verbale e poi anche fisica. Alla fine i tre sono stati denunciati.

Le accuse

I carabinieri della stazione di Paceco hanno denunciato padre e due figli per resistenza a pubblico ufficiale, ricettazione  e lesioni personali. I militari dell’Arma si sono imbattuti nei tre durante in servizio di perlustrazione mirato a prevenire e reprimere reati predatori. Tutto è cominciato quando i carabinieri hanno sottoposto a controllo i familiari che, con fare sospetto, si aggiravano in località Rilievo con una moto Ape e uno scooter.

Poco collaborativi

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, i tre sono apparsi subito poco collaborativi e si sono rifiutati di dire chi fossero. I militari dell’Arma hanno proprio per questo motivo deciso di verificare i mezzi di trasporto dei tre. La moto Ape era priva di assicurazione mentre lo scooter aveva il telaio abraso. Mentre i carabinieri provvedevano a verbalizzare quanto constatato, i tre soggetti sarebbero andati in escandescenza. Hanno addirittura proferito minacce di morte ai carabinieri fino a scagliarsi contro di loro con calci e pugni.

Non si fermano neanche di fronte ai rinforzi

La condotta aggressiva e minacciosa sarebbe continuata anche dopo l’arrivo di un equipaggio della sezione radiomobile. La pattuglia era arrivata sul posto proprio in supporto ai colleghi della stazione. I carabinieri hanno quindi denunciato padre e figli dopo averli identificati.

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