Cinque anni fa aveva gli era stata rubata la barca, la ritrova in un’inserzione on line e scopre per di più che era stato il vicino di casa ad avergliela sottratta. Per quest’ultimo ed altre tre persone è arrivata la denuncia dei carabinieri con accuse a vario titolo che vanno al furto, alla ricettazione e riciclaggio. E’ accaduto a Paceco, nel trapanese. Secondo la ricostruzione degli investigatori, uno dei quattro avrebbe sottratto la barca al proprio vicino di casa, per poi rivendere il natante che sarebbe passato di mano in mano ad ulteriore tre acquirenti.
La segnalazione della vittima del furto
Il ritrovamento è avvenuto tramite il legittimo proprietario che, visto il natante in vendita su diversi siti on line, ha contattato i carabinieri della locale stazione. A loro disse di aver riconosciuto, senza alcun dubbio e già dalle foto, l’imbarcazione che gli era stata rubata nel 2016 a Xitta, frazione di Paceco. L’uomo, che vive in un’altra regione, cinque anni addietro aveva lasciato la barca con tanto di carrello, in sosta davanti casa, ma l’estate successiva si era accorto del furto.
Gli ulteriori particolari
Il comandante della stazione dei carabinieri di Paceco ha deciso di convocare la vittima del furto che, nel confermare la propria versione, ha anche fornito particolari utili a riconoscere la barca. Ad esempio la vecchia colorazione e i punti verosimilmente ritinteggiati per rendere più difficoltoso il riconoscimento. Il natante era stato messo in vendita online e alato nel marsalese, anche se privo del carrello di trasporto. I carabinieri hanno così rintracciato la barca e hanno chiesto spiegazioni al soggetto che deteneva l’imbarcazione. L’uomo forniva a propria discolpa una carta privata di vendita conclusa con un’altra persona.
Le ricerche certosine
I militari hanno ricostruito a ritroso la vicenda fino ad arrivare a identificare il presunto autore del furto, proprio il vicino di casa del legittimo proprietario della barca. Secondo gli investigatori, dopo il furto, il vicino avrebbe venduto la barca con il carrello per 1.500 euro. Il mezzo poi sarebbe stato ceduto ad un altro acquirente che, a sua volta, avrebbe rivenduto solo il carrello, con il numero di telaio abraso, ad un quarto compratore. Ricostruiti i vari passaggi, e constatato quanto affermato dalla vittima del furto, i carabinieri denunciavano tutti e 4 i coinvolti nella vicenda, e restituivano barca e carrello al legittimo proprietario.
Commenta con Facebook