- Rapina in una filiale della banca Credem di Trapani
- Arrestati dalla polizia due palermitani, denunciato un terzo uomo, presunto complice
- Durante il colpo i rapinatori indossavano mascherine e parrucche
Avevano il volto semicoperto dalle mascherine anti covid e qualcuno di loro indossava anche delle parrucche. In questo modo in tre, dopo aver minacciato e bloccato in una stanza i cassieri, hanno rapinato la filale della banca Credem di Trapani, credendo di farla franca. Ma secondo la polizia avevano fatto male i loro conti.
Arrestati due palermitani, denunciato un complice
Con l’accusa di avere compiuto il colpo, che aveva fruttato 60 mila euro, gli agenti hanno arrestato all’alba due palermitani, uno di 57 anni e l’altro di 45, e denunciato il loro presunto complice.
Incastrati da telecamere e intercettazioni
Le indagini si sono avvalse dell’esame di diversi sistemi di video sorveglianza e di intercettazione telefoniche. Gli arrestati sono in carcere, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip di Trapani.
Un tentato furto in banca due giorni fa nel Catanese
Tenta spaccata a colpi di martello ma viene arrestata davanti l’Unicredit. I Carabinieri della Stazione di Biancavilla hanno arrestato due giorni fa nella flagranza una 38enne di origini romene, risultata percettrice del reddito di cittadinanza, poiché ritenuta responsabile di tentato furto aggravato.
Nella tarda serata i militari, mentre stavano eseguendo un controllo alla circolazione stradale in piazza Collegiata, hanno udito dei forti rumori provenienti dalla vicina via Vittorio Emanuele III. Accorsi immediatamente, sul posto hanno trovato una donna che tramite un grosso martello stava tentando di sfondare la vetrata principale della filiale dell’Unicredit.
I carabinieri, dopo averla “disarmata” e posta in sicurezza, hanno potuto rilevare come precedentemente la signora, utilizzando sempre la stessa arma impropria, aveva tentato di scardinare lo sportello bancomat dell’istituto di credito. Il martello è stato sequestrato, mentre l’arrestata, in attesa della direttissima, è stata relegata agli arresti domiciliari.
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