Un uomo di Salemi, Giuseppe Barraco, si è barricato in casa in via Giovanni Verga e ha minacciato di sparare dal balcone con un fucile. La zona è stata chiusa e sono intervenuti oltre ai vigili del fuoco, gli agenti della squadra mobile di Trapani anche le squadre speciali da Palermo.
La resa
L’uomo dopo alcune ore è stato bloccato. Ancora poco chiari i motivi per cui l’uomo abbia dato vita a questa iniziativa di forza, opponendosi alle forze dell’ordine. Ma per acciuffarlo sono state ore convulse. Ad intervenire sul posto anche squadre speciali Uopi, unità operative di primo intervento della polizia. Ad essere circondato il palazzo ed anche il tetto dell’abitazione di Barraco. Una volta circondato l’uomo aveva tentato di scappare attraverso una botola ma è stato bloccato in tempo dopo una colluttazione sulla tromba delle scale. Adesso è stato portato negli uffici di polizia in attesa dei provvedimenti della magistratura.
Ad aprile altra giornata di follia
Nell’aprile scorso altri momenti di terrore e follia nel popolare quartiere di Librino a Catania. Un uomo di 33 anni si è barricato da solo in casa e ha esploso diversi colpi di pistola in strada, senza colpire fortunatamente nessun. Sul posto, in viale San Teodoro, nel popoloso rione Librino, è arrivata la polizia per sgomberare la strada. “Vogliono uccidermi e mi hanno dato del cibo sigillato con veleno per topi”. Questa la spiegazione del gesto da parte dell’uomo che è stato, in seguito, identificato in Concetto Trippa. Il 33enne, in un video pubblicato sui social mentre era asserragliato nel suo appartamento del rione Librino, spiegava il suo gesto, la sua vendetta. Nel video mentre parla in stretto dialetto, a torso nudo, l’uomo passeggiava nell’abitazione. Il video è stato poi bloccato sui social.
Il precedente a Librino
Era sabato e sparava da casa in strada con una pistola nel popoloso rione di Librino a Catania. Sono le similitudini che collegano la sparatoria in corso in viale San Teodoro e quella della notte tra il 26 e il 27 ottobre del 2002 sempre nel capoluogo etneo. Poco più di 20 anni fa il protagonista fu un ex caporal maggiore dei paracadutisti, Nico Buonpane, all’epoca 26enne, che, dopo avere litigato con il padre, si barricò in casa, da solo, sparando dalla finestra centinaia di colpi di pistola contro i passanti. Poi fuggì a bordo di una vettura della polizia con la quale si schiantò contro un ponteggio edile nella centralissima piazza San Placido, dopo un inseguimento con sparatoria degno di una scena da film.
La sparatoria
A fermare la sua corsa fu uno scontro frontale, involontario, con una Fiat Punto rossa: la volante si schiantò contro un’impalcatura edile. L’ex parà aprì lo sportello ed estrasse la pistola: i carabinieri spararono e lo centrarono sei volte. Fu necessario operarlo nell’ospedale Garibaldi per salvargli la vita.
Commenta con Facebook