La scorsa notte, la guardia costiera ha intercettato a 3 miglia a sud dell’isola di Lampione, un motopesca – di circa 20 metri di lunghezza, battente bandiera egiziana – intento in attività di pesca all’interno delle acque territoriali italiane. Un’attività vietata ai pescherecci stranieri nelle acque sottoposte alla sovranità dello Stato italiano.
Sul posto è intervenuta la motovedetta CP 265 della Guardia Costiera di Lampedusa che, accertata l’attività di pesca a strascico illegale svolta dal peschereccio, ha proceduto al sequestro di 2 tonnellate di prodotto ittico illecitamente catturato, nonché al sequestro degli attrezzi da pesca utilizzati.
Giunti in porto, sono stati identificati i 18 membri dell’equipaggio ed è stato deferito alla competente autorità giudiziaria il Comandante del peschereccio per violazione dell’articolo 7 comma 1 lett. D del D.LGS 04/2012, che prevede l’arresto fino a due anni o l’ammenda fino a 12 mila euro.
L’attività di controllo
L’attività di controllo sulla filiera della pesca è svolta dalla guardia costiera, grazie ad un complesso dispositivo operativo coordinato a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca delle 15 Direzioni Marittime regionali.
Un dispositivo che utilizza, oltre a mezzi aeronavali anche apparati tecnologici come il Sistema Pelagus, un sofisticato strumento di monitoraggio del traffico marittimo in uso alle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, che permette di raccogliere ed elaborare i dati originati dalle unità da pesca, da diporto e mercantili.
Il salvataggio dei migranti
Proseguono le attività in mare della Guardia Costiera in soccorso delle imbarcazioni che – anche con condizioni metereologiche avverse – affrontano il Mediterraneo, tentando di raggiungere le coste italiane. Questa notte, le motovedette Sar Cp 324 e Cp 303 della Guardia Costiera sono intervenute per prestare soccorso ad un peschereccio, con numerosi migranti a bordo, in pericolo a circa 15 miglia a sud di Lampedusa, in area SAR di responsabilità italiana.
Le due motovedette, dopo aver raggiunto il peschereccio, hanno iniziato le operazioni di soccorso che sono risultate particolarmente complesse per le condizioni meteo-marine avverse, il numero elevato di persone a bordo e le condizioni precarie dell’imbarcazione alla deriva, che iniziava ad imbarcare acqua, 211 i migranti tratti in salvo
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