- Nello Musumeci, interviene al roadshow del Sole 24 Ore e Confindustria “Innovation Days”.
- Oltre 50mln per area industriale Termini Imerese.
- Pnrr: priorità opere idrauliche e strade provinciali.
- “Ponte sullo Stretto non è un capriccio. C’è stata una scientifica volontà di penalizzare la mobilità ferroviaria e autostradale siciliana”
- Intel: “avviati contatti cerchiamo area 150 ettari. Nei prossimi giorni confronto con sindaco Catania”
Il presidente della Regione Nello Musumeci a tutto campo su investimenti in Sicilia. Il governatore ha partecipato all’evento digitale organizzato dal Sole 24 Ore e Confindustria “Innovation Days – La fabbrica del futuro”, in diretta streaming dalla sede delle Cantine Florio di Marsala, nel Trapanese.
Oltre 50mln per area industriale Termini Imerese
L’area industriale di Termini Imerese “ha tutte le caratteristiche per crescere perché è lungo l’autostrada Messina-Catania-Palermo, lungo la linea ferrata che da Messina porta a Palermo, a due passi dal porto e a mezz’ora dall’aeroporto. Quindi davvero può diventare appetibile. Nella programmazione della Regione siciliana c’è anche una sostanziosa risorsa, oltre 50 milioni di euro, destinati alle infrastrutture in quell’area, risorsa che siamo pronti a investire quando avremo la certezza delle esigenze del mondo imprenditoriale”. Così il presidente Regione in merito allo stanziamento che la Regione potrà destinare al potenziamento delle infrastrutture per il territorio di Termini Imerese.
“Sono anni, da quando è andata via la Fiat, che tramite il governo centrale attendiamo che arrivi una proposta seria di qualche industriale disposto a investire in quell’area che ha tutte le caratteristiche per crescere. È un’area quindi che può diventare appetibile, attraente, e a questo nella programmazione c’è anche una sostanziosa risorsa, 50 milioni di euro, destinata alle infrastrutture – ha aggiunto il presidente della Regione siciliana -. Mi auguro che una proposta concreta arrivi anche perché i lavoratori non vogliono più ammortizzatori sociali, vorrebbero tornare lavorare. Abbiamo inseguito con il Mise l’idea che quell’area potesse ancora produrre automobili ma io sono convinto che possa prestarsi a qualunque tipo di insediamento e di attività”.
Pnrr: priorità opere idrauliche e strade provinciali
“Tra le opere infrastrutturali prioritarie inserite nel Pnrr noi privilegiamo la salvaguardia del territorio, perché da noi è iniziato il processo di desertificazione: l’acqua diventa un problema, diventa un problema d’inverno quando è abbondante e diventa un problema d’estate quando è carente. Abbiamo bisogno di infrastrutture idrauliche, sulle quali stiamo lavorando proprio utilizzando le risorse delle Pnrr. C’è poi un’altra esigenza, è quella legata alla viabilità: dopo avere decapitato le Province con la legge Delrio nessuno si occupa delle strade provinciali e quindi abbiamo bisogno, d’intesa con lo Stato, col ministro Giovannini, di pensare a 15.000 km di strade provinciali che in Sicilia sono importanti quanto quelle statali”.
“Ponte sullo Stretto non è un capriccio”
Il presidente Regione siciliana Nello Musumeci è intervenuto poi in merito alla questione del Ponte sullo Stretto di Messina: “Dobbiamo convincerci che per noi non è un capriccio: nel momento in cui la Sicilia si candida ad essere la base logistica dell’Europa nel Mediterraneo non possiamo permetterci che le merci e le persone debbano aspettare tanto tempo, in un momento in cui la velocità con cui ci si muove diventa il parametro che fa la differenza nella competizione fra i territori. Il collegamento stabile sullo Stretto di Messina – ha concluso – è il completamento del corridoio transeuropeo che parte da Berlino e finisce a Palermo.
Io non capisco la ragione per la quale non possiamo contestualmente pensare al Ponte e migliorare le infrastrutture interne. Abbiamo chiesto al Governo centrale di mettere 500 milioni ciascuno e sistemare le infrastrutture provinciali. Il resto, come le infrastrutture strategiche, sono di competenza romana e sono inserite nella legge obiettivo dal 2001.
Attacchi al Governo nazionale
“C’è stata una scientifica volontà di penalizzare la mobilità ferroviaria e autostradale siciliana – ha aggiunto Musumeci -, serve una vertenza aperta su Roma senza sciocco rivendicazionismo nella consapevolezza che Sicilia e sud sono stati sacrificati nel passati. Non chiediamo elemosine ma pari opportunità. Abbiamo il diritto di farlo? E’ una domanda che rivolgo al presidente Draghi e al Governo”.
Intel, avviati contatti cerchiamo area 150 ettari
“Abbiamo già un contratto con Intel, lo abbiamo subito avviato non appena si è manifestata la volontà di investire da parte della grande azienda e riteniamo che la Sicilia nell’area del catanese possa davvero rappresentare una straordinaria opportunità. La Intel ha risposto al nostro appello mostrando un certo interesse, chiede 150 ettari di terreno, non è facile trovarli in un’area industriale”. Così il presidente Regione siciliana, Nello Musumeci, in merito al progetto di uno stabilimento Intel nell’Etna Valley.
“Stiamo lavorando su questo fronte, nell’area industriale siamo riusciti già a individuare un’area di proprietà della Regione di circa 60 ettari, stiamo tentando di arrivare ad una estensione adeguata – ha detto il governatore – Nei prossimi giorni mi confronterò con il sindaco della città di Catania per capire se assieme possiamo individuare aree contigue in modo che si possa offrire alla Intel la possibilità di scegliere questa straordinaria terra di Sicilia”.
Il petrolchimico di Priolo
“Abbiamo lavorato con le imprese e le organizzazioni sindacali, spero che nelle prossime settimane possa arrivare l’approvazione dell’Area di crisi industriale complessa”, ha detto Musumeci, parlando dell’area del petrolchimico di Priolo.
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