I Carabinieri di Trapani con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Modica (RG) hanno arrestato Giorgio Covato 42 anni, in esecuzione di un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Trapani su richiesta della locale Procura. E’ accusato di calunnia e indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti, che avrebbe commesso in provincia di Trapani, tra luglio 2021 e novembre 2021.
Le indagini dei militari
Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trapani, l’indagato, guadagnata la fiducia del sacerdote che gli aveva consentito di scontare la misura degli arresti domiciliari presso la casa canonica di cui era responsabile, sarebbe riuscito ad appropriarsi di una sua carta di debito e a prelevare circa 1000 euro, servendosi di un’ignara collaboratrice della struttura religiosa. La donna, a sua volta, avrebbe effettuato diversi prelievi e ricariche convinta dall’uomo che il denaro sarebbe stato utilizzato a favore degli altri ospiti della casa canonica.
Raggiri e truffe
Le esigenze cautelari del provvedimento dell’Autorità Giudiziaria sono legate alle successive condotte illecite poste in essere dall’uomo a danno sia della malcapitata collaboratrice che di alcuni suoi familiari. In particolare, l’uomo fingendosi un avvocato e successivamente un funzionario del Tribunale sarebbe riuscito a farsi consegnare delle cospicue somme di denaro fino a quando le vittime, resesi conto della situazione, non hanno scelto di rivolgersi ai Carabinieri.
In carcere
L’indagato – intuito che i militari dell’Arma erano sulle sue tracce – avrebbe deciso di rendersi irreperibile. Tuttavia, una mirata attività investigativa ha consentito di rintracciarlo dopo 17 giorni di latitanza ad Ispica, mettendo fine alla sua presunta fuga. L’uomo è stato portato nel carcere di Ragusa.
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