Ad operare i carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro di Trapani che hanno puntato la loro attenzione su alcune attività commerciali. Fari accesi sul territorio di Valderice nell’ambito del più ampio progetto nazionale estate sicura 2023.

La pizzeria quasi del tutto “in nero”

Un primo controllo è stato eseguito presso una pizzeria dove 8 lavoratori su 10 erano in nero. Oltretutto ad essere stato scoperto un impianto di videosorveglianza privo di autorizzazione. Il titolare del locale è stato per questo denunciato mentre veniva adottato il provvedimento della sospensione dell’attività imprenditoriale. Stesso provvedimento di sospensione dell’attività è stato adottato nei confronti del responsabile di un ristorante di Valderice. Dall’ispezione nel locale è emerso un lavoratore in nero su 9 presenti. Per entrambe le attività commerciali sono state elevate sanzioni per oltre 45 mila euro.

Altissime punte di sommerso

Nonostante i serrati controlli messi in atto dai militari dell’Arma nell’ultimo periodo, il fenomeno del lavoro nero continua ad essere una piaga nel territorio. Tanto da arrivare, in alcuni casi, ad una percentuale altissima come quella riscontrata ieri dell’80% del totale dei lavoratori irregolari. Dalle istituzioni l’appello a sensibilizzare i lavoratori a denunciare le condizioni lavorative precarie. Tutto ciò nell’ottica di tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro. “Continuano incessanti – si legge nel comunicato del comando provinciale dei carabinieri di Trapani – i servizi del nucleo ispettorato del lavoro di Trapani mirati a contrastare questo fenomeno e la tutela dei diritti dei lavoratori”.

Allarme anche nel Catanese

Se la provincia Trapanese non sta bene non va meglio anche in altri territorio siciliani. Situazione allarmante anche ad esempio nel Catanese. Sono stati circa 400 i lavoratori in nero ed irregolari scoperti in provincia di Catania tra il 2022 e i primi mesi del 2023. A tracciare il bilancio i carabinieri del Nil, il nucleo ispettorato del lavoro, che hanno ispezionato157 aziende, 128 delle quali sono risultate irregolari. Questo significa che quasi l’82 per cento delle aziende controllate è risultata fuorilegge. La Sicilia si conferma ancora una volta una polveriera sotto il profilo dell’economia sommersa. Un’economia locale che per una buona fetta si fonda su situazioni di illegalità e profondo sfrutta,mento.

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