Per il Giro di Sicilia 2023 è stata l’edizione dei record. Prima di tutto, la storica corsa ciclistica che si corre in Sicilia ha cambiato nome: da quest’anno la competizione si chiama Giro di Sicilia Credit Agricole, per sottolineare la partnership strategica con il gruppo bancario francese ma ben radicato in Italia e in Sicilia.

La partnership tra Credit Agricole Italia e il Giro di Sicilia 2023

Appuntamento di indiscussa rilevanza sportiva, il Giro di Sicilia è uno strumento in grado di promuovere a livello internazionale il patrimonio turistico della Sicilia, una terra ricchissima di storia, cultura e tradizione. Da quest’anno per la prima volta il Giro è stato organizzato con il sostegno di un nuovo compagno di viaggio: Crédit Agricole Italia che, per i prossimi tre anni, sarà partner delle Grandi Classiche del Ciclismo.

Ma veniamo ai numeri della gara. All’edizione 2023, tappa dell’Uci Europe Tour, hanno partecipato venticinque  squadre provenienti da tutto il mondo con 175 ciclisti iscritti (record della manifestazione). La gara si è svolta per quattro tappe dall’11 al 14 aprile hanno toccato buona parte dell’Isola, da Marsala a Giarre, sfidando l’Etna con un’emozionante scalata.

Il Giro di Sicilia parla kazako

La vittoria finale parla la lingua  kazako. La kermesse è stata vinto dal fuoriclasse kazako Alexey Lutsenko dell’Astana Qazaqstan. Sui gradini più bassi del podio si sono piazzati,  Louis Meintjes e Vincenzo Albanese.  Nell’albo d’oro Lutsenko succede a Damiano Caruso e a Vincenzo Nibali, lo squalo dello Stretto che proprio insieme a Lutsenko aveva corso nella sua ultima stagione da professionista. La vittoria del ciclista kazako interrompe la sequenza dei “siciliani” al potere. Infatti, nelle ultime due edizioni la gara aveva visto protagonisti due beniamini di casa. Nel 2021 il successo è andato a Vincenzo Nibali. Vittoria strappata nell’ultima frazione allo spagnolo Alejandro Valverde (ex campione del Mondo ad Innsbruck nel 2018) che aveva vinto la penultima tappa di quell’edizione sul traguardo di Caronia.

Due anni fa l’ultimo “morso” di Nibali, lo squalo dello Stretto

Lo Squalo dello Stretto è andato vicino al bis lo scorso anno ma è stato battuto nell’ultima tappa dal suo amico Damiano Caruso. Decisiva anche in quella circostanza l’ultima frazione. Caruso, con la maglia azzurra della nazionale guidata dal Ct Daniele Bennati riesce a centrare un’importante vittoria, vincendo prima a Caltanissetta e poi sull’Etna vestendo la maglia giallorossa di vincitore del Giro.

La storia centenaria della gara ciclistica siciliana

Il Giro di Sicilia ha una storia più che centenaria. La prima edizione fu corsa nel 1907, con la vittoria di Carlo Galetti su Luigi Ganna .Poi la gara siciliano ha vissuto periodi di alti bassi. E se nel primo dopoguerra veniva organizzata di tanto in tanto, è negli anni cinquanta del secolo scorso che il Giro siciliano ritorna di moda. Si arriva così fino al 1977 quando il campionissimo Beppe Saronni si aggiudica l’edizione di quell’anno. Poi un lungo stop fino al 2019, quando la gara  viene ripristinata grazie a un accordo tra la Regione Siciliana e gli organizzatori di RCS Sport, gli “specialisti” del Giro d’Italia.

Credit Agricole Italia e il suo legame con la Sicilia

A contribuire al successo della gara siciliana, quest’anno si è fatto sentire il peso dell’impegno di Credit Agricole e della sua scelta di sostenere questo progetto. Una scelta che serve anche a sottolineare il legame della banca con il territorio siciliano, che con circa 180mila clienti e 2 miliardi di impieghi, ha per il Gruppo un ruolo strategico in ambito commerciale. Frutto di una proficua ed efficace integrazione delle ex filiali Creval, la Sicilia rappresenta oggi una pagina centrale per il Gruppo Bancario.

È proprio questa forte vocazione territoriale, uno dei valori centrali che contraddistinguono il Crédit Agricole, a diventare un evidente punto in comune con il ciclismo, la grande passione italiana capace di affascinare oltre 10 milioni di appassionati, che condivide con la Banca anche l’impegno per l’inclusione, l’attenzione all’ambiente e la mobilità sostenibile. Il ciclismo non solo dà la possibilità̀ a tutti di mettersi alla prova sulle stesse strade su cui si sfidano i campioni, ma vanta anche tra i suoi spettatori un forte legame con la sostenibilità: l’87% degli appassionati risulta infatti impegnato sul fronte del riciclo, il 71% è d’accordo sull’utilizzare il meno possibile l’auto e il 54% è disposto a pagare di più per prodotti sostenibili.

Appuntamento in autunno con le grandi classiche del ciclismo

La bicicletta poi, oltre a rappresentare simbolicamente il mezzo che si pone a contrasto della crisi climatica, ha guadagnato nel tempo anche una crescente spinta per l’innovazione, un altro dei valori trainanti della strategia di Crédit Agricole Italia. Passa in archivio questa edizione del Giro di Sicilia ma  Crédit Agricole Italia e le grandi classiche di ciclismo torneranno insieme il prossimo autunno: l’appuntamento è con i giri di Piemonte e Lombardia.

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