Una parte del soffitto della terapia intensiva cardio-toraco-vascolare del Policlinico di Palermo è crollata. Fortunatamente il distacco di pezzi di calcinacci è avvenuto in una zona dove non c’erano ricoverati. Il Policlinico ha sospeso temporaneamente l’attività di Cardiochirurgia in emergenza, dice il commissario straordinario dell’Azienda ospedaliera universitaria, Maria Grazia Furnari, che ha disposto l’intervento dei tecnici.

Le parole della Furnari

“Stiamo procedendo con ogni opportuna sinergia – afferma Furnari – al ripristino delle condizioni di piena di sicurezza e agibilità dei locali interessati al fine di garantire la sicurezza del personale e dei pazienti. I tecnici hanno constatato il deterioramento di una parte del controsoffitto ed entro oggi, terminate le verifiche, inizieranno i lavori di rifacimento”.

La Direzione sanitaria di presidio ha dato comunicazione della temporanea sospensione dell’attività cardiochirurgica al 118 e agli ospedali cittadini affinchè eventuali casi urgenti possano essere indirizzati verso gli altri nosocomi. Nel frattempo, saranno garantiti solo i pazienti interni con il supporto delle altre terapie intensive del Dipartimento di Emergenza – Urgenza diretto dal professore Antonino Giarratano. Non è la prima volta che in locali del Policlinico cadono porzioni di soffitto o di controsoffitto.

Il crollo al convitto nazionale

Qualche mese fa crollo e cinque all’interno del Convitto Nazionale “Giovanni Falcone” di Palermo. Nei giorni scorsi, alcuni genitori avevano denunciato il crollo parziale del controsoffitto del terzo piano del palazzo di piazza Sett’Angeli. Un problema che si è verificato lo scorso weekend, ovvero quando il plesso era chiuso, ma che aveva costretto decine di alunni a spostarsi verso altre ali dell’istituto. Fatto al quale, così come dichiarato dalla dirigenza scolastico dell’istituto, seguirono alcuni sopralluogo dei tecnici della Città Metropolitana, ente proprietario del Convitto Nazionale.

Crollo al Convitto Nazionale, chiuse cinque aule

Controlli dai quali, sostanzialmente, è emerso che “le aule chiuse al Convitto nazionale Giovanni Falcone di Palermo sono cinque, tre in via prudenziale e due dove sono avvenuti i distacchi di cartongesso e infiltrazioni”. Fatto che, secondo gli uffici della direzione manutenzione ed edilizia dell’ex Provincia, sarebbe dovuto all’effetto del maltempo delle scorse settimane. “In una delle due aule è stato necessario fare dei fori al tetto per fare cadere l’acqua che si era infiltrata”. Dubbi ancora sulle tempistiche necessarie per rendere agibili le aule del terzo piano “Per quanto riguarda i lavori sarà necessario un confronto il rettore dell’istituto e i tecnici della Città Metropolitana. Incontro che avverrà la prossima settimana. Si dovrà valutare se dopo le verifiche sarà possibile aprire le tre aule chiuse dove non ci sono stati distacchi”.

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