Nel residence Torre Macauda di Sciacca , in provincia di Agrigento, ci sono più di 300 abitazioni ancora senza acqua, dopo un calvario di tre anni tra frane, inondazioni, guasti al depuratore e alla conduttura idrica. “Un dramma per i proprietari – secondo il deputato regionale Matteo Mangiacavallo -, che sono stati costretti ad abbandonare le loro case. Molti dei problemi sono stati affrontati e superati, ma manca ancora l’intervento di Siciliacque Spa, l’ente che deve ripristinare definitivamente la fornitura idrica”.

Il pentastellato sull’argomento ha presentato un’interrogazione urgente all’Ars, indirizzata all’assessore dell’Energia e dei Servizi di pubblica utilità.  “Il residence è stato al centro di una complessa vicenda giudiziaria – ricostruisce Mangiacavallo – e ha subito negli ultimi tre anni una frana della falesia agrigentina e due inondazioni, che hanno ripetutamente danneggiato la conduttura idrica e il depuratore”.

Sono 311 famiglie proprietarie che sono state costrette ad abbandonare le villette e, nonostante continuino a pagare Tari e Imu per la seconda casa, bollette della luce, tassa sulla televisione e quote condominiali, ad oggi non hanno un servizio essenziale come l’acqua. “Il disagio è evidente e la conferma arriva anche dal nuovo amministratore del residence, con cui sono in contatto. Nell’interrogazione – dice Mangiacavallo – chiedo come il governo regionale voglia verificare la situazione, in particolare per quanto riguarda l’ultimo passaggio essenziale per il ritorno alla normalità: l’intervento di Siciliacque che deve ripristinare la fornitura idrica in contrada Salinella. Assurdo che i proprietari non possano rimettere piede da anni nelle proprie case, gravissimi i ritardi che si sono creati. Non si perda neanche un altro giorno”.

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