Avrebbe omesso di dichiarare circa cinque anni di visite mediche private, con relativi incassi, nonostante l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento di cui è dipendente gli riconoscesse un trattamento economico destinato ai dirigenti sanitari con rapporto esclusivo.  La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio del cardiologo Piero Innocente, 68 anni, di Agrigento. L’uomo è accusato di truppa in seguito alla indagini della Guardia di finanza, con il coordinamento del procuratore capo Luigi Patronaggio e dell’aggiunto Salvatore Vella.

Dal primo gennaio del 2014 al 29 marzo del 2019, il dirigente medico in servizio all’Asp di Agrigento con contratto a tempo indeterminato e in regime di esclusività “con artifizi e raggiri consistiti nell’omettere di dichiarare, ogni anno, di svolgere attività professionale extramoenia, induceva – hanno scritto, quale capo d’imputazione, dalla Procura della Repubblica – in errore il personale dell’Asp di Agrigento che gli riconosceva il trattamento economico aggiuntivo da attribuire ai dirigenti sanitari con rapporto esclusivo”.

“Trattamento economico aggiuntivo “al quale non aveva diritto – prosegue l’accusa formulata dalla Procura – in quanto svolgeva attività medica professionale non autorizzata a favore di privati, presso lo studio medico” in centro ad Agrigento. Secondo le indagini della Guardia di finanza, il professionista avrebbe illecitamente percepito – in danno dell’azienda sanitaria provinciale – indennità per complessivi 153.539,46 euro.

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