Ancora un’intimidazione con lettera di minacce all’indirizzo di un funzionario di un consorzio di bonifica di Agrigento. E’ accaduto ad un 57enne di Ribera nel cui cancello di casa ha trovato appesa questa missiva dai toni minatori, secondo quanto riporta oggi il Giornale di Sicilia. La vittima ha presentato denuncia alla tenenza dei carabinieri di Ribera. Secondo quanto trapela la lettera conterrebbe delle minacce legate alla sua attività all’interno dell’organismo che gestisce l’erogazione idrica per le campagne del comprensorio.

Le ipotesi a largo raggio

Le ipotesi investigative in questo momento spaziano a larghissimo raggio. Infatti attorno ai consorzi di bonifica aleggia un pesate clima. Anzitutto per i ritardi legati all’erogazione idrica per l’agricoltura, ma vi sono anche problemi gestionali che stanno creando non pochi dissapori anche tra i dipendenti per via delle scarse risorse finanziarie che mettono a rischio stipendi e continuità dei precari che lavorano all’interno dei vari enti. Un groviglio di problematiche che ovviamente rende difficoltoso agli inquirenti poter individuare una ben precisa pista.

Appena due giorni fa altro episodio inquietante

Un paio di giorni fa un uomo è stato arrestato a Menfi, nell’agrigentino, dopo aver minacciato di dar fuoco agli uffici del consorzio di bonifica che si trovano in città. Si è presentato con due bottiglie piene di benzina ed ha minacciato di appiccare il fuoco. E’ stato necessario l’intervento dei carabinieri: l’arrestato è un dipendente dello stesso consorzio ed i motivi del suo gesto plateale non sono stati chiariti.

A luglio altro precedente

Nel luglio scorso altra lettera con minacce di morte è stata recapitata questa volta direttamente nella sede del consorzio di bonifica a Ribera. In particolare, secondo quanto trapelato, erano indicati due dipendenti tra i destinatari di queste minacce condite anche da pesanti insulti. Anche in quel caso fui presentata denuncia ai carabinieri.

Il dirigente preso di mira

Qualche anno fa vi furono una serie di atti intimidatori all’indirizzo di Giovanni Tomasino, direttore generale del consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale che ha in gestione anche quello agrigentino. Tra questi l’auto di proprietà vandalizzata sotto casa.

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