E’ stato riaperto oggi pomeriggio, dopo quattro anni di chiusura, il Palacongressi di Agrigento. La gestione della struttura, di proprietà della Regione Siciliana, è stata affidata al Parco archeologico e paesaggistico della valle dei templi.

“L’inaugurazione della struttura come ouverture della 73ma edizione della sagra del ‘Mandorlo in fiore – afferma il presidente della Regione, Nello Musumeci – segna un forte momento di svolta per l’economia locale e lo sviluppo turistico di Agrigento e del suo hinterland. Il territorio, finalmente, si riappropria di un edificio che aggiunge capacità attrattiva alla città e all’intera provincia. La firma della convenzione rappresenta un efficace esempio di sinergia e programmazione, finalizzato al raggiungimento di obiettivi di crescita per le imprese e incremento di occupazione”.

Contestualmente al taglio del nastro, è stata sottoscritta una convenzione tra la Regione e il Parco per definire le modalità di utilizzazione delle sale e degli spazi interni dell’edificio situato nel villaggio Mosè. A firmarla l’assessore regionale dell’Economia, Gaetano Armao, il dirigente generale del Dipartimento Finanze e credito, Benedetta Cannata, il sindaco di Agrigento, Lillo Firetto, il commissario e il direttore del Parco, Carmelina Volpe e Giuseppe Parello.

“Con la sua Valle e la sua storia – aggiunge l’assessore Armao, plaudendo alla ripresa delle attività – Agrigento ha le potenzialità per essere molto più che Capitale italiana della cultura. Una peculiarità alla quale il governo Musumeci crede fortemente e sulla quale punta, con forte responsabilità, determinazione e concretezza”.

Il Palacongressi diventerà anche la sede fissa del Convegno internazionale di studi pirandelliani, giunto alla 55ma edizione, e organizzato annualmente nel mese di dicembre dall’omonimo Centro nazionale.

“Non possiamo pensare al potenziamento del turismo congressuale nell’Isola – conclude il presidente della Regione – senza intanto rendere efficienti le strutture esistenti. Se ad Agrigento aggiungiamo le Ciminiere di Catania, il Palacongressi di Taormina e gli spazi di Palermo diventa possibile cominciare a lavorare su un’offerta competitiva. Il turismo congressuale è uno dei segmenti su cui il mio governo intende puntare”