Una ondata di ‘bel tempo’ è sufficiente a far tornare in emergenza l’isola di Lampedusa. Sbarchi a ripetizione nella maggiore delle Pelagie dove, nel giro di poche ore, sono arrivati, con diversi barchini, 433 migranti, per la maggior parte tunisini.

Tutti sono stati già portati all’hotspot di contrada Imbriacola. Oggi è atteso l’arrivo della nave quarantena Azzurra, mentre in rada dell’isola c’è già la Snav Adriatica. I migranti verranno imbarcati man mano che arriverà l’esito dei tamponi ai quali verranno sottoposti. In questo modo si potranno dividere per laquarantenafra i positivi anxhe se asintomatici e i negativi. Tutti dovranno stare 14 giorni in quarantenma separatifra loro per evitare il contagio.

Sono complessivamente 15 i barchini che, nel giro di poche ore, sono riusciti ad arrivare fino alle acque antistanti all’isola di Lampedusa. Ad intercettarli, portandoli al molo commerciale o al molo Favarolo, sono state le motovedette della Capitaneria di porto e della Guardia di finanza.

A bordo delle “carrette” c’erano da un minimo di 9 ad un massimo di 55 persone. Fra loro, anche donne e minori. Una delle imbarcazioni è riuscita ad arrivare direttamente sulla terraferma, esattamente a molo Madonnina. A bloccare i tunisini subito dopo lo sbarco sono stati i carabinieri. L’hotspot di contrada Imbriacola era vuoto da giorni, dopo che tutti i migranti erano stati trasferiti in seguito all’esito dei tamponi su navi quarantena o trasferiti a Porto Empedocle.

Il precedente record di sbarchi risale a 20 giorni fa quando undici barchini, con circa 300 migranti a bordo, erano stati soccorsi nel corso di poche ore al largo di Lampedusa e nel giro di 24 ore era stata raggiunta la cifra record di 26 sbarchi, più di uno all’ora.  Nell’hotspot di contrada Imbriacola erano state superate le mille presenze a fronte di una capienza di 192 posti. In seguito l’isola ha dovuto affrontare l’emergenza contgio nel poliambulatorio