Cinque sono già in funzione, ma il Governo cerca altre navi da destinare alla quarantena dei migranti che sbarcano via mare ed anche di quelli che arrivano via terra. Lo prevede un nuovo bando “per la formazione di un elenco di unità navali battenti bandiera italiana e/o comunitaria funzionali all’assistenza e sorveglianza sanitaria dei migranti”.

Si punta, dunque, a creare una vera e propria ‘flotta’ per ridurre l’impatto dell’accoglienza a terra che sta creando problemi in diverse aree, “in modo – si legge sul bando – da poter fronteggiare con tempestività e modalità semplificate le ricorrenti emergenze sanitarie derivanti dall’arrivo dei migranti sul territorio nazionale”.

Le navi devono essere conformi alle prescrizioni sanitarie indicate dal ministero della Salute ed essere in grado di raggiungere, “entro le 24 ore successive alla sottoscrizione del contratto di noleggio, le coste della Sicilia, della Calabria, della Sardegna o del Friuli Venezia Giulia o di altro luogo sul territorio nazionale ove si verifichi il contesto emergenziale”.

Gli operatori economici interessati possono presentare apposita istanza al ministero dei Trasporti entro le 10 del 15 settembre, indicando le generalità dell’armatore, il nome dell’unità navale e il numero di cabine (tre le tipologie previste dall’elenco: 285, tra 286 e 360, da 361 a 460).

Sull’emergenza migranti e su quanto stra accadendo in Sicilia interviene il sindaco di Messina, Cateno De Luca, da sempre fortemente critico, a tal proposito, nei confronti del governo nazionale: “Adesso è tutto ancora più chiaro e inequivocabile: dalla truffa si è passati alla farsa e dalla farsa si continua con la truffa di Stato. Se il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha ancora un minimo di pudore, venga a Lampedusa ponendosi al comando dell’esercito italiano per bloccare gli sbarchi indiscriminati dei migranti, facendoli imbarcare su apposite navi dirette a Bruxelles. Rispetto all’inadempienza del Governo italiano, mi schiero dalla parte dei lampedusani, lasciati soli in questa battaglia impari”.

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