Un barchino, con un numero imprecisato di migranti, è riuscito ad arrivare e ad attraccare a Siculiana (in provincia di Agrigento), nell’area del lungomare.

Il gruppo, non appena toccato terra, s’è sparpagliato e dileguato. Non è chiaro quanti fossero perché nessuno, nel momento in cui il barchino di circa 5 metri è giunto a riva, si è accorto di nulla.

Il natante è stato segnalato alle 7,30 circa di stamani.

I carabinieri della stazione di Siculiana hanno avviato il rastrellamento di tutto il rione balneare. Al momento non è stato rintracciato nessuno dei fuggitivi.

In tema di migranti ed accoglienza, proprio ieri si è consumato lo scontro tra il governatore Musumeci e il vescovo di Mazara del Vallo Mogavero.

“È penoso sentire definire gregari di questo o quel politico i sacerdoti che predicano il Vangelo di Cristo ‘senza se e senza ma’! Dovremmo brandire Vangelo e rosario e fischiare il Papa, urlando contro i migranti, per non urtare la sensibilità di chi pensa a respingimenti, rifiuto di soccorso e non accoglienza?”. Sono le parole del vescovo di Mazara del Vallo che ha replicato a Musumeci.

Il governatore, sabato scorso ad Agrigento, aveva criticato le posizioni della Chiesa sui migranti affermando che “non si chiedono perché la gente si allontana dalla Chiesa cattolica: quando si cerca un sacerdote e le persone trovano un gregario di Zingaretti e Di Maio a fare le prediche, qualche cattolico manda a quel paese i preti e decide di pregare per conto suo”.

Non si è fatta attendere la replica del prelato mazarese alle dichiarazioni del presidente della Regione. “Non è dato di sapere in quali chiese il Presidente della Regione, o chi per lui, ha ascoltato parole di preti che hanno talmente turbato il suo spirito da provocare l’invettiva lanciata ad Agrigento”, ha detto monsignor Mogavero. “Si sappia che giudicare gli eventi del nostro tempo secondo la logica del Vangelo non è interferenza politica; è, invece, tradimento del Vangelo diventare accoliti di chi pretende respingimenti, rifiuto di soccorso, discriminazioni razziste. – ha aggiunto –. Tali orientamenti e progetti politici, peraltro, stanno snaturando e tradendo la tradizionale cultura del popolo siciliano, la sua storia, la sua innata religiosità e lo spiccato senso di fraternità e mal si compongono con la soluzione vera e urgente di problematiche spinose del nostro tempo, ancora una volta rinviate dalla politica attuale”.

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