Proteste a Siculiana, in provincia di Agrigento, dopo che venti migranti, la notte scorsa, sono fuggiti dal centro di accoglienza del comune nell’agrigentino, dove stavano trascorrendo un periodo di quarantena dopo essere sbarcati in Sicilia.

Un gruppo di cittadini, capeggiati dal sindaco Leonardo Lauricella, si è diretto davanti all’ex hotel Villa Sikania trasformato in hot-spot, dove sono ancora ospitati altri cittadini extracomunitari, organizzando un sit-in di protesta. “L’edificio non e’ idoneo ad ospitare i migranti – spiega il primo cittadino -. Anche se c’e’ la presenza di forze di polizia non si riesce ad assicurare l’ordine pubblico. Stanno cercando di correre ai ripari eseguendo dei lavori alla luce di quanto si e’ verificato. Ma noi non tolleriamo questa situazione, siamo per la chiusura del centro non perché non siamo accoglienti ma perché non e’ sicuro e perché ci troviamo in un momento di emergenza sanitaria. I posti disponibili all’origine erano 99, in caso di normalità, quindi a maggior ragione adesso non può ospitare 150 migranti”.

All’interno della struttura sono stati ospitati 14 migranti di origine tunisina. Gli stessi sono giunti nella struttura giovedì 21 maggio a seguito delle proteste esercitate all’interno della nave-quarantena Moby Zazà in quella stessa data. I migranti volevano a tutti i costi scendere sulla terra ferma e, visto il perdurare della loro manifestazione che avrebbe potuto dare vita a dei disordini, in serata sono stati trasferiti nel centro di accoglienza di Siculiana. Gli extracomunitari, erano già stati sottoposti al tampone con esito negativo ma comunque messi in quarantena. Nella giornata del 22 maggio sono stati trasferiti altrove.

Nella serata di venerdì 22 maggio, sono giunti dentro la struttura di accoglienza di Siculiana 28 tunisini e posti in stato di quarantena. Gli altri 123 migranti, ospiti già all’interno della struttura, avendo osservato il periodo di quarantena ed essendo tutti risultati negativi al tampone in merito al coronavirus, verranno trasferiti altrove entro la prossima settimana. “Tali notizie sono state comunicate al sindaco dal dott. Micciché, responsabile dell’Azienda Sanitaria Provinciale che gestisce i casi legati all’emergenza migranti – scrive il sindaco sulla sua pagina Facebook – Ancora una volta, il sindaco di Siculiana, con rammarico e tanta preoccupazione, evidenzia come la Prefettura, in riferimento a questo problema, non ponga in essere un comportamento di leale collaborazione con le Istituzioni locali. Ancora una volta, il sindaco esprime il suo malcontento per non essere informato sulle presenze dei migranti all’interno del centro di accoglienza e sull’evolversi della situazione”.

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