Macabro e misterioso rinvenimento a Favara, centro dell’Agrigentino. Alcune ossa, che potrebbero essere umane, sono state ritrovate in un’abitazione al primo piano di una palazzina in via Luigi La Porta. Si tratta di frammenti di ossa. La scoperta è stata fatta durante dei lavori di ristrutturazione in corso nell’appartamento. Sul posto, lanciato l’allarme, sono intervenuti i carabinieri della locale tenenza e i militari del nucleo operativo di Agrigento. Ancora troppo presto per fare ipotesi. Le ossa sono state sequestrate e dai frammenti verrà estrapolato il Dna che fornirà prime certe indicazioni su di chi fossero i resti.

Molte suggestioni, ipotesi ed interrogativi

A Favara, da un paio di ore, le voci si rincorrono ormai senza controllo. Molte le suggestioni anche alla luce dei diversi casi di persone scomparse in città. Il ritrovamento delle ossa è avvenuto a poca distanza da una delle abitazioni frequentate da Gessica Lattuca, la giovane madre sparita nel nulla nell’estate 2018. Quello di Gessica è il caso più recente ma non l’unico.

Alla mente riaffiora anche quello di Diego Ferraro, il diciottenne favarese scomparso nel novembre 1997. Suggestioni, come detto. Non è escluso che possano ovviamente trattarsi di resti risalenti ad un periodo addirittura antecedente e che nulla hanno a vedere con i fatti sopra citati. L’accertamento del Dna, in tal senso, sarà fondamentale.

Lupara bianca, ossa trovate nella diga Garcia sono di un uomo scomparso nel 2006

I carabinieri del nucleo Investigativo di Monreale, dopo accertamenti tecnici esperiti dal Ris di Messina, sono riusciti a risalire all’identità della persona, i cui resti sono stati trovati nel dicembre del 2020 grazie ad un pescatore che aveva lanciato l’allarme alle forze dell’ordine.

Secondo le indagini coordinate dalla Dda si tratta di di Salvatore Mulè, scomparso da Camporeale il primo febbraio 2006. La famiglia di Mulè nato il 4 ottobre del 1960 il 27 ottobre del 2016 aveva presentato in tribunale la richiesta di morte presunta.

Mulè, secondo gli investigatori, sarebbe la vittima di un caso di lupara bianca. L’allevatore è nipote di Rosario Mulè detto “manuzza”, morto nel 2014. I due sono ritenuti vicino alla famiglia mafiosa di Camporeale. Sul mistero delle ossa ritrovate nella diga Garcia le indagini le ha coordinate la Dda segno che la vicenda potesse essere legata a Cosa Nostra. Ipotesi che adesso dopo gli ultimi sviluppi trova conferma.