Ad Agrigento le elezioni riservano sorprese. Il candidato di Prima l’Italia Carmelo Pullara è il più votato ma potrebbe restare fuori. Mentre Lillo Pisano, candidato nella lista di FdI, dopo la vicenda risalente agli anni passati e adesso rilanciata dalla stampa – non nascondeva simpatie per la destra fascista – resta senza partito.
Il ‘giallo’ relativo a Carmelo Pullara
Nella città dei Templi, il candidato alle regionali più votato potrebbe restare fuori. Si tratta del deputato uscente Carmelo Pullara. Con ben 8948 voti l’ex autonomista e oggi leghista, potrebbe non farcela.
Pur precisando che mancano ancora i dati di alcune sezioni, risultano evidenti alcuni risultati inattesi rispetto ai “big” delle preferenze.
Pullara, si era candidato nella lista Prima l’Italia, una lista che si è fermata un passo indietro a quella degli Autonomisti, ma si è ancora in attesa, come detto, dei dati definitivi.
Un’esclusione, quella di Carmelo Pullara che farebbe parecchio rumore.
Nonostante il “mister preferenza” sia stato il più votato di tutte le liste presenti in provincia di Agrigento, potrebbe rimanere alla porta.
Ma non si tratterebbe dell’unica esclusione eccellente.
Gli altri “big” esclusi
I “big” che rimarrebbero fuori dai giochi sono: Vincenzo Fontana, ex presidente della provincia di Agrigento ed ex deputato, Salvatore Fanara, “enfant prodige” favarese che, seppur raccogliendo un ottimo risultato elettorale, deve cedere il passo a Carmelo Pace. Niente da fare anche per i sindaci di Ravanusa e Realmonte, Carmelo D’Angelo e Sabrina Lattuca.
Fuori, con delusione palese e pubblica, anche il deputato del Movimento 5 Stelle Giovanni Di Caro. “Pochi voti presi nella mia città, Favara. Cercherò di capirne le ragioni, dove ho sbagliato e cosa potevo fare e non ho fatto. Una paio di giorni di riposo, poi tornerò al mio lavoro nella mia città, che continuerò ad amare e servire”, ha scritto su Facebook.
Il caso di Lillo Pisano rimasto senza partito
Tra gli eletti però c’è Lillo Pisano, big delle preferenze ma senza un partito.
Un enorme bacino di voti, ma oggi ospite “indesiderato” di Fratelli d’Italia di cui è stato esponente provinciale fino a pochi giorni fa.
Finito nell’occhio del ciclone nelle scorse settimane, per alcuni post risalenti agli anni passati e adesso rilanciati dalla stampa nei quali non nascondeva simpatie per la destra fascista, arrivando persino a citare un non meglio precisato “Statista tedesco” da molti interpretato come Adolf Hitler.
Adesso sul suo nome, si apre il tema della collocazione politica effettiva dell’ex consigliere comunale.
In tal senso, in questi giorni, netto è stato il commissario regionale del partito, Giampiero Cannella, il quale ha dichiarato ad Adnkronos che “Pisano non è gradito. Per ora non è un nostro deputato né può iscriversi al gruppo di Fratelli d’Italia alla Camera”.
Parole, quelle di Cannella, nelle quali si legge tutto l’imbarazzo del partito per questa vicenda, nata proprio a ridosso del voto e che adesso finirà dinnanzi ai probiviri di Fratelli d’Italia. Saranno loro a stabilire il destino di Pisano, deputato neoeletto al momento senza un partito.
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