Prima silurato da capogruppo degli autonomisti, poi messo alla porta, non formalmente ma comunque in condizioni di andare via, adesso additato come aderente a Forza Italia ma non accolto dagli azzurri. Il deputato regionale Carmelo Pullara stavolta non ci sta alle chiacchiere che circolano per i corridoi del palazzo e smentisce categoricamente il suo percorso di adesione a Forza Italia poi stoppato.

Lo dice senza mezzi termini a BlogSicilia dopo l’articolo che racconta della pace fatta fra Gianfranco Micciché e Saverio Romano, a margine del quale sono riportate le indiscrezioni su di lui. Radio palazzo parla e tutte le antenne che sono in ascolto ricevono “Io credo che queste voci – dice Pullara – siano messe in giro ad arte. Il chiacchericcio poltiico nasce per due motivi. A volte si parla di trattative reali in corso, altre volte si imbastiscono cose che nons ono vere, che non esistono, solo per mescolare le carte e far danno a chi si nomina”.

E’ infastidito Pullara all’inizio della telefonata ma è un ‘democratico’ e il suo fastidio va scemando e sparisce man mano che si parla. “Non mi piacciono i metodi che qualcuno sta usando – precisa- e voglio ristabilire la verità delle cose. In fondo capita spesso che quando si vuole bruciare il nome di un assessore papabile lo si butti in pasto alla stampa per farlo uscire prematuramente dall’agone. Penso che, con le dovute differenze, stia accadendo qualcosa del genere e che qualcuno parli a sproposito di me per un disegno ben preciso. E sono convinto che non siano assolutamente i vertici di nessun partito”.

Insomma Pullara ci tiene a precisare di non essere, per cultura e natura, un salta fossi “Chiamiamo le cose con il loro nome, dal gruppo (autonomista ndr) io sono stato cacciato, non sono andato via. Adesso io parlo con tutti, anche con i 5 stelle, ma mica per trattare qualcosa. Mi confronto da deputato su tutti i temi. D’altronde se volessi aderire ad un partito lei pensa che qualcuno mi direbbe di no con il mio bagaglio di voti?”

Il riferimento di Pullara è ai suoi quasi 10mila voti (è stato eletto nella lista Popolari e Autonomisti ad Agrigento con 9892 preferenze a fronte delle 22456 della lista) e da un punto di vista politico l’affermazione è inattaccabile. Questo, però, ci dice anche che è assolutamente probabile che qualcuno, ad oggi, gli faccia la corte anche se lui non lo dice. E alla fine una collocazione certamente la dovrà scegliere in tempo per la prossima sfida elettorale. Certo non c’è solo la politica fra i temi che lo riguardano e le indagini su di lui con accuse mai andate avanti (ordine di arresto annullato dalla Cassazione) ma che non lo aiutano nella collocazione. Ma qui si parla di politica e non di altro

Intanto, sentendosi le mani libere, attacca un po’ su tutto e su tutti gli argomenti dicendo chiaramente ciò che secondo lui non va da qualunque parte venga. L’ultima uscita riguarda il Recovery Plan bocciato  “Non tutti i mali vengono per nuocere” dice Pullara  che scrive al Presidente della Regione Musumeci, affinché la bocciatura da parte del Governo nazionale del Piano di utilizzo Recovery Fund Regione Sicilia possa essere vista come una opportunità da cogliere al volo e sfruttare per il nostro territorio.
“Per tale motivo-sostiene Pullara- ho chiesto al Presidente della Regione di valutare, eventualmente ponendo i correttivi ritenuti, di inserire nel nuovo Piano regionale la realizzazione:
1. della chiusura dell’anello autostradale da Mazara del Vallo (TP) a Gela (CL);
2. della nuova tratta di collegamento con costruzione del doppio binario da Castelvetrano (TP) fino all’aeroporto di Comiso (RG);
3. di un aeroporto nella fascia centro meridionale della Sicilia.
Tutte le citate opere-aggiunge Pullara- rispondono perfettamente ai requisiti richiesti dalle Linee guida nazionali. In particolare, con riferimento alla realizzazione dell’aeroscalo nella provincia di Agrigento ritengo inevitabile l’inserimento del progetto in questione nel Piano regionale. Nello specifico, infatti, -spiega il deputato regionale -il progetto dell’aeroporto in questione risulta essere approvato da anni sia dall’Ufficio Tecnico della Provincia di Agrigento, inserito nel Programma Operativo Regionale della Regione Sicilia approvato dalla Commissione Europea nel 2000 e che ha, per di più, già ricevuto parere tecnico favorevole anche da parte dell’ENAC.
In conclusione- sottolinea Pullara nel rivolgersi a Musumeci – affinché questa occasione irripetibile non vada definitivamente sprecata, con spirito costruttivo mi rendo disponibile per qualsivoglia collaborazione e supporto utile a fornire sul territorio il necessario contributo documentale.
Lancio il mio appello -conclude Pullara- anche a tutti i deputati regionali, nazionali e a tutti sindaci agrigentini con lo scopo di sostenere, tutti insieme in maniera compatta, questa “battaglia” dalla quale la provincia di Agrigento possa solamente trarne enormi vantaggi.”

 

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