L’emergenza Lampedusa si avvia a rientrare. La nave San Marco della Marina militare, con 600 dei migranti trasferiti dall’hotspot di Lampedusa, è arrivata alle 6.30 in rada di Porto Empedocle (Agrigento). A piccoli gruppi, i migranti vengono trasbordati sulle motovedette che fanno la spola da molo Todaro. Le persone vengono poi accompagnate nella nuova tensostruttura inaugurata a fine maggio scorso. Ultimate le operazioni la San Marco ripartirà per Lampedusa dove dovrà imbarcare altre 600 persone. Al momento, all’hotspot di Lampedusa, sono presenti 1.183 ospiti, a fronte dei 350 posti disponibili.

Trasferiti con ordine di espulsione

Sono circa 150, sui complessivi 600 che sono stati trasferiti con la nave San Marco della Marina militare, i migranti – tunisini per la maggior parte – che sono stati separati dagli altri e caricati su un autobus e portati a piazzale Ugo La Malfa ad Agrigento. Si tratta di migranti che hanno l’ordine del questore di lasciare il territorio italiano entro 5 giorni.
Gruppi che, di fatto, in questi minuti, si spostano verso la stazione ferroviaria centrale, alla ricerca di treni per il
Nord.

Smistamento in vari centri per gli altri

Tutti gli altri, ossia 450 persone, verranno invece dislocati – secondo un piano di smistamento varato dalla Prefettura – nei vari Cas siciliani e della penisola.

Due giorni prima l’operazione di pulizia

“Ieri l’altro è stata fatta un’operazione straordinaria di pulizia della struttura di primissima accoglienza – ha aggiunto il primo cittadino -. E oggi sia il prefetto di Agrigento, Maria Rita Cocciufa, che il direttore dei Servizi civili per l’immigrazione e l’asilo, il prefetto Michela Lattarulo, faranno un sopralluogo all’hotspot di contrada Imbriacola. Poi verrà fatta una riunione, con le forze dell’ordine e i gestori del centro d’accoglienza, – ha concluso Mannino – per valutare cosa sta accadendo e come comportarsi”. L’estate è, del resto, appena cominciata e i flussi di migranti, rispetto agli anni passati, sono già molto più numerosi.

L’ex sindaco: “Il sistema non funziona”

“Il sistema non funziona: basta andare a Porto Empedocle, all’arrivo del traghetto da Lampedusa, per vedere i migranti che, una volta approdati, sono lasciati a sé stessi. Nessuno li conduce nei centri d’accoglienza e nel territorio si vedono lunghe file di persone che, sotto il sole, dirigersi verso la stazione ferroviaria per andare chissà dove. Queste scene danno la misura del disinteresse nei confronti dei migranti”. Parole che ha pronunciato con vena polemica Totò Martello, fino a un mese fa sindaco di Lampedusa.

“C’è un evidente disinteresse”

“Non c’è più un coordinamento – aggiunge l’ex primo cittadino -. Trasferire i migranti contando sul traghetto di linea e sulle navi militari non può che creare queste condizioni di caos. I flussi sono sostenuti, l’hotspot non ha la capacità di contenerli e questo è noto da sempre. Le uniche variabili a determinare gli arrivi sono le condizioni meteo, anch’esse prevedibili. Portare via 500 persone, quando ne sono presenti duemila, equivale a lasciare tutto inalterato e continuare nell’emergenza. Insisto: le immagini dei migranti dispersi per le strade di Agrigento, che stendono i panni sul viadotto Morandi, e quelli ammassati come bestie nell’hotspot di Lampedusa danno la dimensione del disinteresse governativo sulla questione migranti”, conclude Martello.

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