Ancora caos a Lampedusa, con migliaia di migranti all’hotspot, e anche se la situazione è migliorata rimane sempre molto, molto difficile, con decine di extracomunitari che, non trovando posto, vagano in strada alla ricerca di cibo.

“Di fronte a quanto sta avvenendo in queste ore a Lampedusa, occorre uno sforzo unitario e collettivo di tutte le Istituzioni, prima di tutto per salvaguardare il bene universale della vita umana e della sua dignità. Sono stato in queste ore in contatto col Presidente Schifani, che mi ha assicurato che il Governo regionale sta seguendo minuto per minuto l’evolversi della situazione e si è attivato con la Protezione Civile e in raccordo con la Prefettura per l’invio di beni di prima necessità, uomini e mezzi sull’isola per far fronte ad una situazione di emergenza eccezionale”, dice Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia

La visita di Schifani

“Il presidente Schifani mi ha anche assicurato che si recherà personalmente a Lampedusa nei prossimi giorni insieme al Dirigente Cocina per fare il punto della situazione – continua Mancuso -.  Il Governo regionale sta facendo tutto quanto è nelle sue possibilità, ben oltre le sue responsabilità amministrative, ma è evidente che le politiche migratorie, così come la risposta alle emergenze umanitarie come quella in atto a Lampedusa, vanno affrontate dallo Stato e dall’Europa, che non possono scaricare sulla Sicilia e sulle altre regioni “di frontiera” un così enorme peso.”

I migranti frugano nei cassonetti per il cibo

Frugano nei cassonetti alla ricerca di qualcosa da mangiare o qualcosa da indossare. Sono alcuni dei migranti sfuggiti dall’hotspot di contrada imbriacola e al controllo di forze dell’ordine e volontari sull’isola di Lampedusa durante il caso di ieri quando ne sono arrivati quasi settemila Molti sono stati riportati al centro ma non tutti. I trasferimenti dall’isola verso la terraferma continuano ma ci vuole tempo per il ritorno alla normalità.

Il pranzo dal vigile del fuoco

Alcuni giovani provenienti dal Burkina Faso sono tornati a pranzo a casa di un vigile del fuoco che ieri sera aveva abbandonato la sua serata e preparato con la madre una spaghettata per loro rimasti senza cibo e imploranti, La Croce rossa ha consegnato quasi 7mila pasti ma non bastano.

La rabbia degli abitanti: “L’isola venga svuotata”

Nonostante la solidarietà espressa con i fatti gli isolani chiedono che l’isola venga svuotata. Lo hanno detto chiaramente con una serie di slogan durante un sit in davanti alla sede del Municipio. Un Municipio che mostrava le bandiere a mezz’asta come tutti i locali in segno di lutto per la morte di una neonata annegata prima dell’alba di ieri al culmine delle ore più caotiche.

Otto migranti arrestati dopo il respingimento

Come se non bastasse ci sono anche i tentativi di rientro da parte di chi non ha diritto alla protezione internazionale. La squadra mobile di Agrigento ha arrestato otto immigrati perché tornati a Lampedusa, nonostante i decreti di respingimento per cinque e di espulsione per tre di loro. Grazie all’iter di identificazione, con rilievo delle impronte digitali e foto-segnalazioni, i poliziotti sono riusciti ad accertare che quei migranti in Italia c’erano già stati e che non potevano più tornarci. Tutti e 8 sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, nell’hotspot di contrada Imbriacola.

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