Sono 99 i migranti sbarcati a Lampedusa, a partire dalla mezzanotte, con 6 diversi barchini. Prima del loro arrivo, all’hotspot di contrada Imbriacola erano presenti 1.137 persone a fronte di una capienza massima prevista per 250. A mezzanotte, la guardia di finanza ha intercettato nei pressi di Cala Croce 12 tunisini che erano appena sbarcati, nel frattempo a molo Favarolo la motovedetta Gdf V2067 ha bloccato, a 9 miglia dalla costa, altri 34 tunisini, fra cui 1 donna e un minore.
Gli altri avvistamenti
Un’altra motovedetta delle fiamme gialle, a mezzo miglio dal porto, ha intercettato un barchino con 12 tunisini. Poco dopo l’alba, la motovedetta Gdf Vitali ha soccorso, a 19 miglia da Lampedusa, 12 migranti fra cui 2 donne e 6 minori. Sempre la stessa unità di soccorso, nei pressi della costa, ha bloccato un barchino di 5 metri con 11 tunisini. Da poco, la motovedetta Cp312 della Guardia costiera ha recuperato, a 20 miglia, un’imbarcazione di 5 metri con a bordo 18 tunisini. I sei diversi gruppi sono stati già condotti nella struttura di primissima accoglienza.
Situazione difficile già da giorni
Negli ultimi giorni si stanno registrando sbarchi a raffica sull’isola di Lampedusa. Quasi non si contano gli approdi con oltre 780 persone arrivate nella maggiore delle Pelagie sino allo scorso 29 luglio. Gli ultimi due sbarchi in ordine cronologico (prima di questi ultimi) hanno portato 87 i tunisini a Lampedusa. Si contano al momento 19 interventi delle motovedette delle forze dell’ordine. A 4 miglia dalla costa, la motovedetta Cp312 della guardia costiera ha intercettato lo scorso 29 luglio una imbarcazione di 8 metri con 62 uomini. Mentre la motovedetta Cp2105 ha bloccato un barchino di 7 metri con a bordo 25 persone.
Nove tunisini arrestati per nuovo ingresso illegale in Italia
Persino 9 tunisini erano stati arrestati nei giorni scorsi dagli agenti della squadra mobile di Agrigento colpiti da decreto di espulsione emesso dal prefetto, con divieto di reingresso nel territorio italiano e nell’area Schengen: si trovano ai domiciliari anche loro nell’hotspot di Lampedusa.
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