Dopo un paio di giorni di stop, dovuto al mare grosso nel canale di Sicilia, sono ripresi gli sbarchi a Lampedusa: sette barchini con complessivi 282 migranti sono arrivati sull’isola. Sono 754, al momento, i migranti nell’hotspot di contrada Imbriacola, che potrebbe però ospitare soltanto 250 persone. Per oggi, secondo le disposizioni della Prefettura di Agrigento che opera con il coordinamento del ministero, è previsto l’imbarco di 130 migranti sulla nave quarantena Adriatico.

I numeri

La prima imbarcazione è arrivata ieri sera, con 68 tunisini, mentre nel corso della notte una motovedetta della Guardia Costiera ha sbarcato 103 persone che erano su un barchino di 8 metri. I tunisini sono stati fatti sbarcare a molo Favarolo e tutti, dopo un primo triage sanitario, sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola. L’imbarcazione è stata sequestrata dalla Capitaneria di porto. La stessa motovedetta ha poi intercettato altri 62 tunisini e successivamente altri 15. La Guardia di Finanza ha invece soccorso 48 persone, tra le quali due donne e 12 minorenni che erano su un’imbarcazione di 10 metri. All’alba infine, a 21 miglia da Lampedusa, è stato soccorso un’altra barca con 15 tunisini, fra cui un minorenne. A terra sono infine stati individuati dai carabinieri 39 tunisini che erano sbarcati alla spiaggia dell’Isola dei Conigli.

Un centinaio i migranti fermi a Pantelleria

Intanto sono ancora un centinaio i migranti fermi a Pantelleria. Sono sbarcati nel fine settimana scorso, una quindicina sono in quarantena perché risultati positivi al Covid19. Sono ospitati presso l’ex caserma dell’esercito “V. Barone” di Contrada Arenella in condizioni di grande precarietà perché la struttura è fatiscente e teoricamente potrebbe ospitare soltanto 25 persone.

“Servono navi quarantena anche a Pantelleria”

“L’Isola di Pantelleria non può essere abbandonata a se stessa davanti ad un’emergenza sanitaria che, in questi ultimi giorni, sta vedendo aumentare i casi di contagio da coronavirus. In particolare occorre tutelare il diritto alla salute anche per quei migranti che ogni giorno a bordo di barchini e gommoni arrivano nell’Isola. Il centro di accoglienza e la caserma dove vengono ospitati sono in overbooking e la sola misura del tampone effettuato all’atto dell’identificazione non è sufficiente ad impedire il contagio”. Lo dice Eleonora Lo Curto, capogruppo Udc all’Assemblea regionale siciliana.

“Nei giorni scorsi l’Assemblea regionale siciliana ha approvato un’importante legge sull’inclusione delle persone fragili e soprattutto degli stranieri che giungono e rimangono in Sicilia. – aggiunge – Le nuove norme tutelano la persona umana, alla quale riconoscono diritti, da quello alla salute a quello alla residenza. E’ il momento di invertire la rotta anche sull’accoglienza dei migranti in una fase delicata come quella della pandemia. Per questa ragione ho presentato in parlamento regionale una mozione affinché il governo della Sicilia attivi un’interlocuzione con il governo Draghi e nella fattispecie con il Ministero degli Interni per potenziare le misure sanitarie e le forze dell’ordine preposte al controllo del territorio nell’isola di Pantelleria. Occorre – conclude – che il governo nazionale adotti atti straordinari con il supporto della protezione civile per garantire adeguate navi quarantena al largo di Pantelleria e sostenere con risorse nazionali una campagna mirata per sostenere l’incoming turistico”.

 

 

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