Con una mail inviata questa mattina all’attenzione del sindaco di Lampedusa, l’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha avanzato richiesta ufficiale di adozione per Dina, la pecora clandestina sbarcata sabato scorso sulla spiaggia di Lampedusa, proveniente dalla Libia su un barcone assieme a 13 clandestini di origine marocchina.

“Pronti ad adottarla nei termini di legge”

Come si legge in una nota dell’associazione animalista Aidaa: “Siamo pronti ad adottare a termini di legge la pecora, per la quale abbiamo già trovato la sistemazione. Andrà a vivere insieme ad altre pecore salvate dal macello in uno spazio appositamente attrezzato e per il quale abbiamo già avviato anche le pratiche di assistenza veterinaria a Spadafora in provincia di Messina”. Ora si attende la risposta del sindaco di Lampedusa.

Lo sbarco qualche giorno fa

Qualche giorno fa tredici tunisini, fra cui due donne e tre minori, sono sbarcati nel molo Favarolo, a Lampedusa. Ad intercettare il barchino, a circa 20 miglia dalla costa, è stata la Guardia costiera. Sull’imbarcazione c’era per l’appunta anche questa pecora che adesso si vuole adottare. La “carretta” è stata lasciata alla deriva e i 13 dopo lo sbarco sono stati portati nell’hotspot dove, al momento, ci sono 180 ospiti. La polizia 24 ore prima era riuscita – su disposizione della prefettura di Agrigento – a trasferire 634 migranti. Gli ultimi 69 erano stati imbarcati sul traghetto di linea Novelli che era giunto all’alba a Porto Empedocle.

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