La vecchia Cattedrale di Montevago, in provincia di Agrigento, scelta per girare lo spot di Zara. La struttura, recentemente “rinata” fra i ruderi del terremoto del 1968 grazie a un progetto di recupero, tra le location scelte per la campagna pubblicitaria del noto brand di moda “Zara” e tra le tappe di “Sicily Divide”, l’itinerario cicloturistico permanente da Trapani a Catania da percorrere in gravel o mountain bike.

Una scelta che ci fa piacere

Diverse le scene girate a Montevago inserite nel video promozionale e le foto pubblicate sul sito del noto marchio presente in 93 paesi del mondo. “Una scelta che non può che farci piacere e che consideriamo una vetrina preziosa per la valorizzazione e la promozione del patrimonio storico e monumentale del nostro paese”, ha commentato il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo condividendo alcune scene dello spot sui social.

La polemica sulla Scala dei Turchi

Intanto impazza la polemica sulla Scala dei turchi, sempre nell’Agrigentino,  in vendita. Sa molto di provocazione ma intanto il suo proprietario, l’imprenditore Ferdinando Sciabarrà, lo ha detto a chiare lettere: “La metto all’asta”. E fa appello addirittura ad un grande magnate come Elon Musk, il fondatore della nota casa automobilistica Tesla, affinchè la acquisti lui e la gestisca in assoluta sicurezza con le proprie enormi risorse finanziarie.

Le polemiche

L’uscita di Sciabarrà non è stata casuale ma arriva a conclusione di una serie di interlocuzioni avute con Regione e Comune di Realmonte. Secondo quanto sostiene l’imprenditore, attraverso le pagine del Corriere della sera, ci sarebbero stati diversi incontri e contati con politica e istituzioni. Tutti d’accordo nella tutela e valorizzazione del sito. “Ma al momento di concretizzare non è mai successo nulla” sostiene. Addirittura dice che era disposto a donare il sito ma a parte le buone intenzioni no ci sarebbe stato mai un vero interessamento.

Le preoccupazioni

L’imprenditore, che lo scorso anno ha vinto un lungo braccio di ferro giudiziario riuscendo a dimostrare la proprietà della Scala dei turchi, è preoccupato per il flusso di turisti enorme che non si riesce a controllare. Le staccionate poste come confine non sarebbero in grado di poter evitare che i turisti si “infiltrino” abusivamente e così gli ingressi contingentati vanno a farsi benedire. Per di più c’è un pericolo di frane, con i potenziali smottamenti della roccia.