Riprendono gli sbarchi di migranti sull’isola siciliana di Lampedusa. Sono 81 i migranti che, con due diversi barchini, sono giunti durante la notte sull’isola dove, da giorni, a causa del maltempo, non si registravano approdi.

Due gli sbarchi stanotte

Il primo natante, con a bordo 40 persone, tra cui 15 donne e 2 minori, è stato soccorso a 11 miglia dall’isolotto di Lampione dalla motovedetta G 119 della Capitaneria. I migranti hanno dichiarato di essere originari di Costa d’Avorio, Guinea, Mali. Stesse nazionalità, ma anche Senegal e Gambia, dei 41 (6 donne e 3 minori) soccorsi dalla Pv6 della Guardia di finanza.

Ieri salvataggio in mare di 450 migranti

Sono 185 i migranti sbarcati questa notte al porto commerciale di Augusta. Gli stranieri, di nazionalità egiziana, sono arrivati a bordo delle motovedette della Guardia costiera e stando alle informazioni fornite dalla polizia di Siracusa facevano parte di un gruppo di 450 migranti. Quest’ultimi si trovavano a bordo di un peschereccio al largo delle coste della Sicilia che ha rischiato di affondare. Gli agenti di polizia stanno provvedendo all’identificazione degli stranieri approdati ad Augusta, poi saranno trasferiti nei centri di accoglienza.

Sequestro a Lampedusa

Sequestro del deposito barche a Lampedusa utilizzato per lo smaltimento dei natanti dei migranti. I sigilli a conclusione di un’operazione che ha messo in luce una grave situazione sul piano non solo autorizzativo ma anche ambientale.

Area da 1.500 metri quadrati

L’area di stoccaggio delle imbarcazioni utilizzate dai migranti per raggiungere Lampedusa è stata sequestrata dalla guardia di finanza. Parliamo di uno spazio di circa 1.500 metri quadri. Tutto nasce da un provvedimento del Gip di Agrigento, Francesco Provenzano, su richiesta del procuratore capo facente funzioni Salvatore Vella.

Le ipotesi della Procura

“Il terreno – secondo quanto reso noto dalla Procura – è in uso alla Cubo Costruzioni, società cooperativa che risulterebbe sprovvista di autorizzazioni ambientali. Alla Cubo affidato, con un contratto di appalto, dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il servizio di “messa a secco, trasporto e deposito”. Ha avuto anche affidato la “messa a secco, trasporto e distruzione” delle imbarcazioni di migranti. Si indaga per i reati di “raccolta e smaltimento di rifiuti in assenza delle prescritte autorizzazioni” e di “illecita miscelazione di rifiuti”.

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